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28 aprile 2024, Aggiornato alle 12,32
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Effetto lockdown Shanghai: centinaia di navi saltano Singapore

Per recuperare il ritardo, sono sempre di più le portacontainer e le rinfusiere che fanno rifornimento in scali cinesi, facendo crollare il prezzo del bunker nello Stretto di Malacca

Un'area portuale di Singapore (Ash Kyd/Flickr)

Sono sempre di più le portacontainer e le portarinfuse che, viaggiando dall'Asia all'Europa, bypassano il porto di Singapore per recuperare il ritardo accumulato a Shanghai, sotto lockdown da circa tre settimane e con centinaia di mercantili in rada.

Il principale effetto del blank sailing di Singapore è il crollo del prezzo del bunker, visto che il porto della città-stato è il punto di approvvigionamento principale per la quasi totalità delle navi impiegate nei servizi marittimi internazionali dall'Asia all'Europa, soprattutto quelle che trasportano container, ferro e petrolio. Come riporta Bloomberg, a marzo sono state 3,020 le navi che hanno fatto rifornimento a Singapore, 441 in meno rispetto a febbraio (-14%). È un dato destinato a salire questo mese, maggiormente caratterizzato dalle restrizioni per il porto di Shanghai. Intanto, il carburante venduto nell'hub di Singapore è sceso a 3,77 milioni di tonnellate a marzo, il livello più basso dal 2016.

Ma se saltano il rifornimento di Singapore, dove faranno il pieno tutte queste navi? Se provengono dalla Cina, per lo più nei porti locali di Guangzhou o Zhoushan. «Sono bloccate in aree congestionate e consumano molto carburante», spiega Jeremy Nixon, amministratore delegato dell'alleanza armatoriale nipponica Ocean Network Express. «Date tutte queste circostanze, avrebbe più senso fare bunkeraggio in Cina che a Singapore, a meno che il prezzo dei bunker non sia assolutamente monumentale», ha affermato recentemente in un'intervista Esben Poulsson, presidente della International Chamber of Shipping. «Non è un segreto – ha detto - che la Cina voglia competere con Singapore in questo settore».

Singapore è il centro di rifornimento principale oltre che per le navi che passano nello Stretto di Malacca anche per le portarinfuse che trasportano ferro dal Sud America alla Cina, e per le petroliere che portano il greggio dal Medio Oriente all'Asia. Per queste ultime, per esempio, sempre per recuperare il ritardo accumulato a Shanghai, converrebbe fare rifornimento a Fujairah, negli Emirati Arabi.

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