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03 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,19
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Politiche marittime

Dragaggi a Venezia, ok ministero Salute al protocollo fanghi

Dopo il parere favorevole del Consiglio di Stato, un altro via libera a un importante dispositivo normativo. Ora manca solo l'ok del ministero della Giustizia

(Daniel Ramirez/Flickr)

Il ministero della Salute, dopo il via libera del ministero delle Infrastrutture, ha firmato il decreto sul cosidetto "protocollo fanghi" per il porto di Venezia, il dispositivo che disciplina (semplificando) le procedure di dragaggio portuale e che potrebbe essere esteso anche a tutti gli altri porti italiani. Lo schema di decreto ha ricevuto a dicembre il parere favorevole del Consiglio di Stato, proprio su proposta dei due ministeri. Ora manca solo l'approvazione del ministero della Giustizia per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Il provvedimento propone una nuova procedura di caratterizzazione e gestione dei sedimenti, permettendo finalmente di superare il cosiddetto "protocollo fanghi" risalente al 1993. Si tratta di uno schema di regolamentazione in linea con le più recenti direttive europee e con la normativa nazionale in materia di dragaggi. Prevede la caratterizzazione sia dei sedimenti da dragare che del sito di conferimento, permettendo in tal modo di mantenere e ricollocare in Laguna una maggiore quantità di sedimenti, dopo accurate indagini di compatibilità chimica ed eco-tossicologica, risultando così più sostenibile per gli schemi prescrittivi ministeriali che autorizzano i movimenti dei sedimenti nei porti.

Per il presidente del porto di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, uno dei porti più soggetti a insabbiamento e che quindi hanno più necessità di dragare, ha commentato la firma del ministero della Salute parlando di «un'altra importante dimostrazione che lo sviluppo sostenibile della portualità del Veneto è già possibile. La mancata adozione del cosiddetto Protocollo Fanghi era infatti uno degli elementi che avevamo indicato nel nostro Piano Operativo Triennale 2022/2024 come "vincolo" allo sviluppo sostenibile del porto.  Con questa formale intesa tra i tre ministeri competenti (Infrastrutture/Ambiente/Salute) si fa un importante passo in avanti. Ma non basta. Si auspica a questo punto – per dare piena attuazione alle misure previste dal Protocollo – l'avvio quanto prima dell'operatività dell'Autorità per la Laguna di Venezia - Nuovo Magistrato alle acque che, come noto, avrà (tra gli altri) il compito di approvare i progetti di dragaggio e le modalità di gestione dei materiali. Quanto al Piano morfologico, è attivo un tavolo con i ministeri competenti per la definizione delle modalità di collaborazione e interazione con la Commissione VIA / VAS».

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