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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Dl Omnibus, autotrasporto fuori dalle competenze dell'ART

Nel decreto che "impacchetta" una serie di provvedimenti eterogenei c'è anche quello che esonera il settore al pagamento del tributo per l'Autorità di regolazione dei trasporti


Lunedì sera il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto "Omnibus", che contiene tutta una serie di provvedimenti eterogenei tra loro, tra cui relativi ai trasporti, alla sicurezza, alla giustizia, alle telecomunicazioni, alla pesca e alle banche. Per il settore dell'autotrasporto spunta l'esclusione dell'autotrasporto merci dalle competenze dell'Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e il conseguente esonero della categoria tra i soggetti obbligati a versare il contributo annuale.

«Un'ottima notizia per il nostro settore», commenta il presidente di Anita, Riccardo Morelli, che ringrazia il ministro delle Infrastrutture, Matteo, Salvini, «che l'ha proposta e fatta includere nel decreto omnibus raccogliendo e condividendo la posizione di Anita, dimostrando ancora una volta grande impegno per la tutela delle realtà imprenditoriali dell'autotrasporto. Dopo anni di battaglie, in cui Anita ha sempre espresso con fermezza la propria contrarietà ad una misura ritenuta ingiusta, vediamo finalmente riconosciuta alle imprese che rappresentiamo la piena soppressione di un costo non dovuto ed estremamente gravoso».

«Escludere l'autotrasporto dall'obbligo di pagare il contributo annuale per il funzionamento dell'ART è quanto abbiamo sempre sostenuto, fin da quando è nata l'Autorità - prosegue Morelli - in quanto il settore del trasporto merci su strada è un comparto già liberalizzato, totalmente regolato da norme europee e nazionali e dal Comitato centrale per l'Albo degli autotrasportatori e l'ART non ha mai esercitato peraltro alcun tipo di regolazione del settore».

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