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30 ottobre 2025, Aggiornato alle 18,37
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Logistica

Napoli, autotrasporto e spedizionieri a confronto sulla port fee

Nella sede di Fita Cna gli operatori hanno discusso il recente riconoscimento all'indennizzo sui tempi di sosta dei mezzi pesanti

(John K Thorne/Flickr)

Si è tenuto martedì scorso, presso la sede Cna di Napoli, un incontro tra Fita Cna Autotrasporto e le rappresentanze degli spedizionieri - Assoagenti, Assospena e ACSEA (rappresentate rispettivamente da Gaetano Artimagnella, Augusto Forgest e Domenico De Crescenzo) - per un confronto sul tema del "port fee" e dei costi derivanti dai congestionamenti strutturali dei terminal portuali di Napoli e Salerno.

Il confronto si inserisce nel percorso avviato da Fita Cna per armonizzare le prassi operative con le novità introdotte dal Decreto Infrastrutture 2025, che riconosce il diritto delle imprese di autotrasporto a un indennizzo per i tempi di sosta non imputabili alla propria organizzazione, il cosiddetto "port fee".

Le imprese, si legge in una nota di Fita Cna, hanno evidenziato come la congestione dei terminal generi ritardi e costi non più sostenibili, aggravando la pressione economica sul settore. È emersa l'esigenza di adottare criteri omogenei e condivisi per la gestione dei tempi di attesa e per l'applicazione della Port Fee, superando logiche frammentate che non tengono conto dell'intera catena logistica. «Le associazioni degli spedizionieri - afferma la nota di Fita Cna - hanno manifestato disponibilità al rispetto della norma e al riconoscimento della Port Fee, auspicando che la prassi sia estesa a tutte le imprese di trasporto che operano nei porti di Napoli e Salerno. Fita Cna ha accolto positivamente tale posizione, ribadendo tuttavia che la ricerca del prezzo più basso non può avvenire a scapito della regolarità contributiva, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. L'incontro ha rappresentato un passo importante verso una maggiore cooperazione e responsabilità di filiera. Fita Cna sottolinea come la valorizzazione del tempo di sosta e l'adeguamento delle tariffe siano elementi fondamentali per un porto più efficiente, equo e sicuro. Sulla possibilità di un protocollo d'intesa tra le parti, gli spedizionieri - conclude la nota - hanno compreso le giuste istanze degli autotrasportatori ma hanno necessità di confrontarsi con la propria base associativa».