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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Cultura

Didattica, Elis e undici aziende italiane lanciano "School4Life"

Insieme ad Ansaldo, Fincantieri, Enel, Sanpaolo e Poste, tra gli altri, svolgeranno attività di orientamento per ridurre l'abbandono scolastico e aumentare la presenza femminile nelle materie STEM

(vazovsky/Flickr)

Al via in tutta Italia un progetto didattivo promosso dal centro di formazione Elis e da undici grandi aziende italiane per contrastare l'abbandono scolastico degli studenti delle scuole superiori. Si chiama "School4Life", dura due anni e prevede attività di orientamento rivolte ai giovani a rischio di abbandono, oltre ad iniziative a supporto di famiglie e docenti. L'obiettivo è di coinvolgere complessivamente 15 mila studenti su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle regioni in cui il fenomeno è più diffuso, quelle del Meridione ma non solo. Come indica il ministero dell'Istruzione, si tratta infatti di Sardegna, Campania, Sicilia, Lombardia e Liguria.

School4Life coinvolge grandi aziende italiane, tra costruttori in campo marittimo ed edile, fornitori di energia e banche. Figurano: Ansaldo Energia, Banco BPM, Enel, Eni, Fincantieri, Fondazione Ernesto Illy, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Poste Italiane, Unicredit e Fondazione Snam. Il progetto è coordinato da Elies, ente non profit di formazione e consorzio che raccoglie intorno a sé oltre cento grandi gruppi e pmi italiane. School4Life potrà avvalersi di una rete di oltre 600 scuole in tutta Italia.

Le attività di orientamento con gli studenti vedranno coinvolti tra gli altri, come role model e mentor, professionisti delle aziende e studenti universitari. Si prevedono incontri di orientamento, progetti di gruppo, "maratone di creatività" (creathon) e altre attività pensate per offrire momenti di confronto e apprendimento su base esperienziale. Infine, strumenti rivolti agli adulti che accompagnano i ragazzi nel loro percorso scolastico come programmi formativi per docenti, webinar per genitori e lo sportello "Noi Restiamo", per il recupero di situazioni a rischio.

Il programma mira anche a promuovere l'avvicinamento della popolazione studentesca femminile alle materie STEM, cioè quelle scientifiche, competenze che sono ancora principalmente appannaggio in Italia dell'universo maschile. Secondo un'indagine realizzata a febbraio da Elis in collaborazione con Skuola.net, su un campione di 3 mila studenti di scuola superiore, più della metà delle studentesse intervistate ha dichiarato di avere una conoscenza di queste materie appena sufficiente, scarsa o nulla.

Rispetto agli obiettivi fissati da Bruxelles con la strategia Europa 2020 per riportare i tassi di abbandono sotto la soglia del 10 per cento, il rapporto Istat sui livelli di Istruzione 2021 rileva che nel nostro Paese la percentuale si attesta al 13 per cento, sul totale della popolazione scolastica. Un problema che si ripercuote direttamente sulle prospettive occupazionali e, più in generale, sulla capacità progettuale dei giovani. Secondo il Rapporto OCSE 2019, infatti, i disoccupati con licenzia media sono il doppio dei diplomati e quasi il quadruplo dei laureati. Inoltre, sempre secondo l'OCSE, l'abbandono scolastico prima del diploma contribuirebbe per il 35 per cento al fenomeno dei "neet", persone tra i 20 e i 24 anni che non studiano, non lavorano né cercano un'occupazione. Nel 2020 erano più di 2 milioni, secondo i rilevamenti Istat.

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