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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

Dal porto di Trieste il primo corridoio ferroviario doganale internazionale

19 container in tutto, dal Trieste Marine Terminal all'interporto austriaco di Fürnitz. Fondamentale la collaborazione tra le dogane italiana e austriaca

Il Trieste Marine Terminal

Il treno sul primo e unico corridoio ferroviario doganale internazionale in Europa è partito nei giorni scorsi dal porto di Trieste ed è arrivato all'Interporto di Fürnitz, nella regione austriaca della Carinzia, dopo circa un giorno di viaggio. Si tratta del primo trasporto effettuato in Europa all'interno di un corridoio ferroviario doganale internazionale, un'operazione permessa dalla firma di un protocollo siglato un anno fa a Vienna, che ha tra i firmatari anche l'Agenzia delle Dogane italiane e austriache.

Il convoglio, caricato presso Trieste Marine Terminal con destinazione Villach, in Austria, era composto da 17 carri e trasportava 19 container. La trazione in territorio Italiana è stata effettuata da Rail Cargo Carrier Italy e in territorio austriaco da Rail Cargo Austria.

Obiettivo del corridoio è permettere di velocizzare l'ingresso nell'Unione europea delle merci provenienti da tutto il mondo e di trasferire su rotaia un numero sempre maggiore di container che sbarcano al porto di Trieste con destinazione Austria e potenzialmente altri Paesi del Centro Europa. Il fattivo piano di collaborazione tra i due Paesi, nell'ottica di integrazione dei sistemi, consente non poche facilitazioni e vantaggi in termini di risparmio sulla riduzione dei tempi di percorrenza, digitalizzazione del processo e sicurezza.

Di fatto per le merci in arrivo al Molo VII di Trieste, e inoltrate al Logistk Center di Fürnitz, le pratiche doganali vengono effettuate direttamente presso la dogana austriaca di Villach, svolgendo a Trieste solo il controllo preventivo sulla sicurezza delle merci. Il corridoio si inquadra, pertanto, come un'ulteriore opportunità di semplificazione dell'intermodalità, abbattendo i tempi di sdoganamento, grazie anche a quanto previsto dal Codice doganale comunitario relativamente al trasferimento delle merci tra depositi di temporanea custodia.

Per il presidente dei porti di Trieste e Monfalcone Zeno D'Agostino. «quest'operazione rappresenta un grande successo perché è una visione nata a livello pubblico che sta cominciando a trovare una buona domanda sul mercato, grazie anche alla collaborazione delle Dogane dei due Paesi e tutti i partner convolti dell'operazione».

All'interno del progetto va rilevato infine il ruolo di Adriafer, diventata AEO (Authorized Economic Operator) per consentire la creazione del primo corridoio di questo genere in Europa. Maurizio Cociancich, amministratore delegato della società, ha osservato come «quest'operazione è stata frutto di un enorme sforzo di concertazione tra i soggetti di matrice pubblica e le imprese ferroviarie. Insieme alle Dogane si è pensato alla creazione di soluzioni innovative che permettessero di adeguarsi all'unicità e alle peculiarità doganali dello scalo giuliano. Un successo organizzativo di cui vediamo già i risultati».

Tag: trieste - ferrovie