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21 marzo 2025, Aggiornato alle 09,00
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Crociere, le compagnie stimolano la domanda

Nelle ultime sette settimane le prenotazioni sono cresciute dell'8 per cento, Costa Crociere addirittura del 25. Complice il ribasso dei prezzi. Ma gli utili Carnival sono in calo


Per Micky Arison, presidente e amministratore delegato Carnival Corporation & plc, il ribasso dei pressi delle prenotazioni avviato da tutte le compagnie da crociera è una buona iniziativa che stimola la domanda e di conseguenza la crescita di questo comparto. Gli sconti rispondono a un calo generalizzato del movimento passeggeri e dei ricavi che, ad eccezione del Nord America, si attesta su tutti i continenti che hanno scali per le navi da crociera, ovvero Europa, Asia e Australia. «L'aumento dei volumi di prenotazioni – spiega Arison - indica che è in atto una decisa e progressiva ripresa e che stiamo recuperando terreno dopo il rallentamento delle prenotazioni nel corso della wave season, che costituisce il nostro periodo di picco delle prenotazioni. L'allettante livello di prezzi che presentiamo sul mercato sta chiaramente stimolando la domanda, in particolare per il marchio Costa». Per le compagnie croceristiche nelle ultime sette settimane le prenotazioni sono aumentate dell'8% rispetto al corrispondente periodo del 2011. Dal conteggio è esclusa Costa Crociere che dopo il disastro del Giglio è quella che ha ribassato di più i prezzi. L'aumento delle prenotazione per lei è infatti del +25%. 
L'iniziativa delle compagnie crocieristiche è una classica mossa da venditore, fondamentale per mantenere pressoché stabile, o addirittura in aumento, la clientela. L'utile della compagnia americana però è in calo nel secondo trimestre dove è stato pari a 14 milioni di dollari(-145 milioni) ma il movimento passeggeri è stabile a 2,33 milioni di unità (+0,2%). In calo anche il semestre con una perdita netta di 125 milioni rispetto ad un utile netto di 358 milioni del 2011.