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13 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,20
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Crisi cambio equipaggi, Ecsa sostiene la Neptune Declaration

Il documento frutto del lavoro della task force dell'industria marittima creata ad hoc dal Global Maritime Forum


Tutto lo shipping mondiale chiede urgentemente di porre fine alla crisi del cambio equipaggio. Una "voce unica" a cui l'Ecsa si unisce e rilancia condividendo pienamente le richieste della "Neptune Declaration on Seafarer Wellbeing and Crew Change", un documento frutto del lavoro della task force per il cambio dell'equipaggio dell'industria marittima creata dal Global Maritime Forum, di cui fanno parte rappresentanti di società di tutta la catena del valore marittimo, nonché organizzazioni tra cui Ics ( a cui Confitarma aderisce),  Itf, International Maritime Employers' Council, Global Maritime Forum e  World Economic Forum.

The Neptune Declaration

Tra i primi 300 firmatari, riferisce Confitarma, le organizzazioni internazionali Bimco, Intercargo, Intermanager, Iacs, Ics, Iumi e Intertanko. Nonché quattro società italiane: d'Amico Società di Navigazione, il gruppo Grimaldi, Ignazio Messina & C., Michele Bottiglieri Armatore. A nome dell'industria marittima europea, l'Ecsa sostiene pienamente la Neptune Declataration che rappresenta il nuovo impegno dello shipping globale di sollecitare i responsabili politici a porre fine alla crescente crisi del cambio di equipaggio. 

Oltre 300 tra aziende e organizzazioni leader dell'industria marittima mondiale hanno firmato la Neptune Declaration sul benessere dei marittimi con la quale si intende richiamare l'attenzione sulle questioni umanitarie e le difficoltà che i marittimi devono affrontare a causa delle restrizioni implementate per controllare la pandemia da Covid-19, richiamando l'esigenza di una responsabilità condivisa per risolvere la crisi globale del cambio dell'equipaggio che ha lasciato centinaia di migliaia di marittimi bloccati a mare.

Martin Dorsman, segretario generale dell'Ecsa ha dichiarato: "L'Ecsa sostiene le nostre aziende che hanno firmato la Neptune Declation e la comunità marittima europea si impegna a garantire i diritti e il benessere dei marittimi, lavoratori che hanno garantito il funzionamento continuo della catena di approvvigionamento globale".

L'impegno richiede specificamente che vengano intraprese le seguenti azioni concrete:
•    Riconoscere i marittimi come lavoratori chiave e dare loro accesso prioritario ai vaccini Covid-19
•    Stabilire e implementare protocolli sanitari gold standard basati sulle migliori pratiche esistenti
•    Aumentare la collaborazione tra operatori navali e noleggiatori per facilitare i cambi di equipaggio
•    Garantire la connettività aerea tra i principali hub marittimi per i marittimi

"I governi devono ora essere tenuti a renderne conto. La chiave per porre fine a questa crisi umanitaria è la stretta collaborazione tra le autorità, l'intera industria marittima e le nostre parti sociali ", ha continuato Dorsman. "Dobbiamo tutti renderci conto che non vi sono opzioni, perché ciò peggiorerebbe ulteriormente l'impatto della pandemia Covid-19 e renderebbe ancora più difficile per il mondo riprendersi dalle conseguenze".

Il 21 gennaio, l'Ecsa ha indirizzato una lettera aperta a tutti gli Stati membri dell'Ue, e in copia alle istituzioni dell'Ue, chiedendo loro di mostrare leadership e solidarietà internazionale nell'affrontare questa fase della lotta globale contro la pandemia. Nella lettera, l'Ecsa ha sottolineato l'estrema necessità di inserire i marittimi nell'elenco delle priorità degli Stati membri per la vaccinazione e di attuare protocolli di cambio dell'equipaggio di alta qualità per sostenere il benessere dei marittimi e prevenire ulteriori interruzioni della catena di approvvigionamento.
 

Tag: confitarma - ecsa