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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Cresce l'export del Salerno Container Terminal

Tra gennaio e febbraio scorsi il traffico container generale aumenta del 9 per cento. Gallozzi: "Le esportazioni confermano la competitività della produzione campana"


Nonostante la crisi di Suez e del Mar Rosso, il Salerno Container Terminal cresce del 9 per cento nei primi mesi di quest'anno, movimentando a gennaio e febbraio scorso 58,280 TEU (53.573 nel 2023). In particolare, confermando una propria vocazione a servizio delle aziende italiane, il flusso dell'export, riferibile all'area campana e centro meridionale, cresce del 13 per cento, mentre l'import del 5 per cento.

Sempre tra gennaio e febbraio scorsi, sono stati 160 di approdi di navi full container, rispetto ai 147 dell'anno precedente, con una media di 20 navi a settimana ed un incremento del 8,8 per cento tra gennaio-febbraio 2023. 77,972 le tonnellate di rinfuse alimentari movimentate, in crescita del 50 per cento (51,808 tonnellate nel 2023). Crescono dell'8,5 per cento i traffici del comparto delle autostrade del mare, ovvero i rotabili.

«I dati di Salerno Container Terminal - commenta Agostino Gallozzi, presidente del terminal - confermano le proiezioni dei mesi precedenti. In particolare, l'aumento dei flussi all'export è un segnale importante, che conferma la funzione competitiva del porto a servizio delle aziende produttrici campane e centro meridionali, che si affermano sui mercati internazionali. Tutto questo accade in una fase molto critica dell'interscambio globale, con il fenomeno bellico in atto nel Mar Rosso, che dilata i tempi di navigazione costringendo a molte merci di seguire la rotta che circumnaviga il Sud dell'Africa, entrando nel Mediterraneo attraverso Gibilterra invece che Suez. Contiamo nel corso dell'anno di portare a Salerno altri servizi per nuove aree del mondo, così da aggiungere ulteriori opportunità all'export delle nostre aziende».