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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Credito d'imposta AdBlue ancora sospeso. Le cose da sapere

Il governo deve recepire le proroghe della Commissione europea. La buona notizia è che le domande delle imprese sono ancora ben al di sotto delle risorse disponibili


L'erogazione del credito d'imposta sull'AdBlue, l'additivo al carburante utilizzato dai mezzi pesanti per ridurre le emissioni inquinanti di ossido di azoto, è ancora sospesa, come confermato dalla direzione generale dell'autotrasporto del ministero delle Infrastrutture. Nel frattempo Fai-Conftrasporto informa gli associati che l'erogazione del contributo riprenderà non appena possibile, anche al fine di riconoscere un credito superiore alle imprese beneficiarie.

I motivi di questa sospensione sono legati a un recente intervento della Commissione europea nel quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, che proroga questo credito d'imposta fino al 31 dicembre 2023 (in origine era fino a dicembre 2022) e accorpa quelli per l'energia fino a un importo massimo di 2 milioni di euro (non più 500 mila, come in precedenza). Queste misure necessitano di un'espressa autorizzazione che la direzione generale autotrasporto del ministero delle Infrastrutture non ha ancora ricevuto. In attesa di questo nuovo provvedimento, inoltre, il dicastero potrebbe riconoscere alle imprese dell'autotrasporto altri tre benefici:

• integrare le domande già presentate con le fatture di acquisto di AdBlue degli ultimi due mesi del 2022 (che a causa dell'esigenza di riconoscere il credito entro fine anno non erano state comprese nelle domande già presentate); 
• riconoscere il beneficio in questione anche alle imprese che solo con il credito d'imposta sul gasolio avevano già saturato il limite d'aiuto a 500mila euro; 
• utilizzare il credito durante il corso del 2023 su nuove imposte e contributi da pagare, atteso che i debiti d'imposta dovuti a dicembre 2022 sono stati già compensati con il credito d'imposta sul gasolio. 

Ma le risorse per il credito d'imposta ci sono oppure no? Ci sono eccome. Secondo i dati dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, al 29 novembre 2022 sono state presentate circa 12 mila domande, per un importo pari a quasi 17,5 milioni, ben entro il limite dello stanziamento complessivo, che è di 29,6 milioni.

Una volta che l'Italia potrà riprendere a lavorare sulle domande, Fai-Conftrasporto ricorda che la procedura si conclude con l'inserimento dell'importo richiesto dall'impresa nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA) e nel cassetto fiscale, per poter essere utilizzato non appena l'Agenzia delle Entrate istituirà il relativo codice tributo.