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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Costi minimi: più regole per tipi di trasporto

Con l'ultima pubblicazione dell'Osservatorio dell'autotrasporto della Consulta Generale finalmente si comincia a delineare in maniera precisa e attenta il costo minimo per le diverse tipologia di trasporti. (A cura del Coordinamento Fai Napoli-Salerno-Roma-Caserta)


Con l'ultima pubblicazione dell'Osservatorio dell'autotrasporto della Consulta Generale finalmente si comincia a delineare in maniera precisa e attenta il costo minimo per le diverse tipologia di trasporti. Tale introduzione rappresenta un elemento di completamento del progetto della sicurezza stradale e sociale definita dalla normativa. Nello specifico, si delineano i costi minimi per i trasporti refrigerati, liquidi infiammabili, adr ed altre tipologie di particolari di trasporto. Questo approfondimento normativo ha inoltre specificato i seguenti risultati: la giusta remunerazione per i trasporti che richiedono attrezzature specifiche e attività particolari; l'evidenza che i trasporti specifici (container, adr, liquidi alimentari) essendo dotati di attrezzatura specifica vanno retribuiti andata e ritorno; l'introduzione del margine di intermediazione nei casi di sub-vezione tra imprese iscritte all'albo con requisiti paritari, con l'esplicita conseguenza che intermediari non autorizzati non possono trattenere margini. Pertanto, la contrattazione tra committenza e trasportatori si è arricchita di nuovi elementi utili a risanare un settore fortemente sottopagato i cui effetti si ripercuotono su tutta la collettività. Chiaramente il funzionamento di una nuova normativa non può essere valutato unicamente sulla carta ma va analizzato anche l'impatto che riceve sul mercato e soprattutto nel lungo periodo. Ad oggi diverse imprese di trasporto lamentano la mancata applicazione dei costi minimi al momento dell'esecuzione dei trasporti, soprattutto per quelle tratte caratterizzate da uno squilibrio di offerta, ma allo stesso tempo sono aumentati i contratti scritti e la previsione del aumento della tariffa all'aumento del costo del gasolio. Anche se si registra un effetto ridotto dei pagamenti ex ante dei costi minimi di sicurezza non è vero il contrario, in quanto sono aumentate in maniera esponenziale le richieste ex post effettuate dal parte degli autotrasportatori ai propri committenti dei costi minimi attraverso i procedimenti giudiziali. L'aumento di queste vertenze va ricondotto alla velocità dei tempi di chiusura del procedimento (in media 3/4 mesi) che incentiva l'impresa ad iniziare un procedimento di richiesta dei costi di cui ha diritto. Inoltre, le sanzioni da parte dell'Agenzia dell'Entrate scoraggiano il committente a prolungare la propria situazione sanzionatoria (mancato pagamento all'autotrasportatore) Per la FAI l'unico strumento per amplificare i risultati della normativa sono i controlli mirati ai committenti nei casi previsti (incidenti stradali e segnalazione al ministero) ed anche una presa di coscienza da parte dell'autotrasportatore che nessuna regola, legge, o sanzione si potrà mai sostituire alla volontà dell'imprenditore di scegliere quali lavori svolgere. Infine, la continua vertenzialità potrà essere ridotta solo quando i committenti cominceranno a considerare il trasportatore un partner con cui discutere e affidarsi.

(A cura del Coordinamento Fai Napoli-Salerno-Roma-Caserta)