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01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
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Politiche marittime

Consiglio Ue approva nuove norme sui servizi portuali

Un pacchetto che non impone un modello specifico di gestione dei porti. È l'atto conclusivo prima della trasformazione definitiva in regolamento, che avverrà a metà febbraio


Un altro passo verso il regolamento europeo sui servizi portuali. Oggi il Consiglio dell'Unione europea (nella foto, il presidente Joseph Muscat) ha adottato formalmente una nuova serie di norme per aumentare la trasparenza finanziaria dei porti e creare condizioni chiare ed eque per l'accesso al mercato dei servizi portuali in tutta Europa. È il pacchetto approvato il 14 dicembre scorso dal Parlamento Ue che non impone un modello specifico di gestione dei porti marittimi ma lascia una certa libertà ai singoli Stati membri. La votazione finale del Consiglio Ue conclude la procedura in prima lettura. L'atto giuridico che lo tramuterà in regolamento che ogni Stato membro dovrà obbligatoriamente recepire verrà firmato da quest'ultimo e dal Parlamento Ue a metà febbraio e sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue alcune settimane più tardi. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.

«Il regolamento – spiega il Consiglio Ue in una nota - faciliterà l'accesso al mercato a nuovi fornitori di determinati servizi portuali. Creerà una maggiore parità di condizioni e ridurrà le incertezze giuridiche per i porti, i fornitori di servizi portuali e gli investitori. Questo dovrebbe incoraggiare gli investimenti nei porti, migliorare la qualità dei servizi forniti agli utenti dei porti e persino contribuire a ridurre i prezzi». Le nuove norme assicureranno la trasparenza dei diritti portuali e dei finanziamenti pubblici dei porti, il che «porterà – continua la nota del Consiglio Ue - a un miglior utilizzo dei fondi pubblici e a un'applicazione efficace ed equa delle norme dell'UE in materia di concorrenza nei porti. Al tempo stesso le nuove norme sono concepite in modo tale da tenere conto della diversità del settore a livello europeo».

«Mi compiaccio di queste riforme. Il settore portuale è fondamentale per il successo dell'economia europea e trarrà beneficio dalla maggiore trasparenza e chiarezza apportata dalle nuove norme», commenta il ministro dei Trasporti del governo di Malta Joe Mizzi.

Differenza tra Consiglio dell'Unione europea, Consiglio europeo e Consiglio d'Europa
Il Consiglio dell'Unione europea non va confuso dal Consiglio europeo. Il primo ha un potere legislativo al pari del Parlamento ed è formato da un ministro ciascuno per Paese membro. Il secondo è l'organo che stabilisce priorità e orientamenti politici, formato dai capi di Stato dei Paesi membri. Infine entrambi non vanno confusi con il Consiglio d'Europa, organizzazione internazionale extra-istituzionale, indipendente dall'Unione europea.