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06 maggio 2024, Aggiornato alle 13,39
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Politiche marittime

Concessioni portuali, Assoporti: "Inaccettabile il giudizio dell'ART"

Nella sua relazione annuale al Parlamento l'Autorità di Regolazione dei Trasporti chiede criteri trasparenti per il loro rilascio, promuovendosi come "presidio di legalità"

Nicola Zaccheo, presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (autorita-trasporti.it)

«I presidenti delle autorità di sistema portuale italiane esprimono forte disappunto per le dichiarazioni di Nicola Zaccheo, presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti [ART], rese in occasione della presentazione del rapporto annuale, presso la Camera dei Deputati, lo scorso 12 settembre». Lo scrivono in una nota congiunta rilasciata da Assoporti i sedici presidenti delle autorità di sistema portuali italiane.

Zaccheo, in relazione allo specifico settore portuale, ha infatti rivendicato «l'introduzione di criteri trasparenti e certi per il rilascio delle concessioni portuali, assicurando un esercizio più efficace», promuovendo ART a un ruolo di «presidio di legalità nei diversi contesti in cui opera», includendo quindi anche le concessioni demaniali. ART, in ragione delle «vesti di terzietà», sarebbe idonea ad «assumere un ruolo di rilevanza nelle azioni di vigilanza sulla sostenibilità economica degli investimenti».

Secondo Assoporti è di tutta evidenza «la presenza di un inaccettabile giudizio di valore sul ruolo e sull'operato delle autorità di sistema portuale, presentate come caratterizzate da procedure opache e incerte, gestioni inefficienti, procedure con evidenti e diffusi profili di illegittimità».

I presidenti delle autorità di sistema portuale ricordano che il testo vigente della legge 84/94 (all'art. 6 comma 4 lett. e) attribuisce a queste autorità – terze, per definizione della norma – «l'amministrazione in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione», senza previsione alcuna di supervisione o vigilanza da parte di soggetti terzi, non coinvolti da alcuna legge in attività amministrative e gestorie delle stesse.

Inoltre, secondo Assoporti non è pertinente il riferimento ad altri due documenti, il Regolamento 202 del 28 dicembre 2022 di disciplina per il rilascio di concessioni di aree e banchine e le relative linee guida (approvate con DM 110 del 21 aprile 2023), che non sono, secondo i principi generali normativi, in grado di modificare il dettato normativo del citato art. 6 comma 4 lett. e).

Nel respingere con decisione tali considerazioni, rese pubblicamente in una sede e in una occasione istituzionale, i presidenti delle autorità di sistema portuale ribadiscono come la loro azione, i cui compiti sono affidati dalla normativa vigente, «sia sempre orientata a operare secondo i principi di trasparenza e terzietà, a garanzia di un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture portuali».