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02 maggio 2024, Aggiornato alle 17,44
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Eventi

Commissari Ue, il valzer delle poltrone

È probabile la revisione delle competenze distribuite a causa delle tensioni emerse dopo le audizioni di alcuni candidati


È probabile che ci sarà una specie di rimpasto nella Commissione Juncker, la seconda commissione europea che succederà a quella di José Manuel Durão Barroso. Dovrà essere pronta per il primo novembre e sarà presieduta dal popolare lussemburghese Jean-Claude Juncker.

È in atto una revisione delle competenze distribuite, se non appunto un rimpasto, a causa delle tensioni emerse dopo le audizioni di almeno sei candidati Commissari. A tre di loro sono stati chiesti chiarimenti scritti. Il britannico Jonathan Hill, responsabile per i servizi finanziari, è stato riconvocato. L'ungherese Tibor Navracsics non è stato ritenuto idoneo ad avere il portafoglio per l'istruzione, la cultura e la cittadinanza e infine Alenka Bratusek, ex premier slovena, candidata vicepresidente della Commissione per l'energia, è andata molto male.

 

Secondo l'Agenda Confitarma adesso ci sono diverse ipotesi in campo: quella di affidare all'eurodeputata slovena Tanja Fajon i trasporti, attualmente assegnati a Maros Sefcovic il quale assumerebbe il portafoglio della Bratusek e quindi la vicepresidenza, oppure affidare i trasporti a Navracsics, trasferendo alla Fajon il suo attuale portafoglio. Comunque Sefcovic avrebbe una vicepresidenza.

 

 

Breve cronistoria (via)
Il 29 settembre il collegio si è presentato al Parlamento europeo per le audizioni, cui hanno fatto seguito le valutazioni e le eventuali votazioni delle commissioni sui candidati ascoltati. Sono stati approvati tutti i candidati tranne la slovena Alenka Bratušek e tutti gli incarichi tranne quello affidato all'ungherese Tibor Navracsic, la cui nomina a commissario europeo è stata comunque approvata. 
Il 10 ottobre, a seguito delle dimissioni del giorno prima di Bratušek, il primo ministro sloveno Miro Cerar ha proposto la sua vice, Violeta Bulc, come nuovo candidato commissario europeo del suo paese. Ora il presidente Juncker dovrà decidere come comportarsi con questi due casi, cercando una soluzione (da qui il parziale rimpasto previsto) in tempo per l'approvazione definitiva, prevista per il 22 ottobre 2014.

 

Il 26 ottobre ci sarà l'approvazione del Consiglio europeo, a cui seguirà, salvo intoppi, la nomina ufficiale della Commissione Juncker il 1º novembre.