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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Civitavecchia si gongola nei traffici trimestrali

La ripresa pre-pandemia è concreta, con un più 6,8 per cento rispetto a gennaio-marzo del 2019

Il porto di Civitavecchia

Primo trimestre del 2022 all'insegna del segno più per il network dei porti di Roma e del Lazio, che prosegue sulla strada della ripresa post-pandemia iniziata lo scorso anno. Si evidenzia, infatti, un traffico merci complessivo pari a 3,46 milioni di tonnellate, in crescita del 15,9 per cento rispetto al primo trimestre del 2021. Che i dati sono buoni lo si vede dal solo porto di Civitavecchia, che in questo primo trimestre dell'anno vede crescere il traffico del 6,8 per cento rispetto al 2019.

Tra le diverse tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono con un +9,5% (74.784) e 859.797 tonnellate complessive, mentre quelle solide con un +18,1% (+400.332) e un totale di 2.606.798 tonnellate. Tra queste ultime, in crescita anche le categorie delle rinfuse solide (+31,7%; +239.836) per un totale di quasi 1 milione di tonnellate e delle merci varie in colli che, con un incremento di oltre l'11%, superano 1.600.000 tonnellate. In aumento del 2,6% (+13) anche il numero complessivo di accosti che passa da 493 a 506.   

«Continua – commenta il presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino – l'inversione di tendenza del sistema portuale laziale con riferimento ai traffici del settore commerciale. Un aumento che riguarda essenzialmente tutte le principali categorie merceologie, dalle rinfuse liquide, a quelle solide, alle merci varie in colli; e tra queste ultime soprattutto il settore Ro/Ro, sul quale stiamo investendo tantissimo e che ha avuto un incremento significativo, del 9,3%, rispetto al 2019. Ma anche il porto di Gaeta ci sta dando grandi soddisfazioni, così come a Fiumicino la ripresa del traffico aereo ha riportato in positivo la movimentazione del jet fuel. Anche il settore delle crociere è in ripresa, con la previsione di arrivare a circa 1,5 milioni di turisti a fine anno e di avere una piena e definitiva ripresa sui valori del 2019 nel 2023».  

Il porto di Civitavecchia chiude il trimestre dell'anno in corso con un +14,3% (+318.717) e 2.551.158 tonnellate totali, registrando un incremento in tutte le principali categorie merceologiche ad eccezione delle rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) che subiscono un calo del 16% (-28.784 tonnellate). Le rinfuse solide, al contrario, aumentano di oltre il 32% (+195.718). Tra queste ultime si segnala l'incremento del carbone (+40,9%; +186.829 tonnellate) e delle "altre rinfuse solide" (+39,2%; +16.450 tonnellate), mentre i prodotti metallurgici e i minerali grezzi subiscono un calo rispettivamente del 2,3% (--2.261 tonnellate) e del 49,2% (-3.150). Tra la categoria "merci in colli", per la quale l'incremento è pari al 10,5% (+151.783 tonnellate) si evidenzia la crescita del 13,3% (+160.137 tonnellate per complessive 1.360.405 tonnellate) del traffico Ro/Ro.  

Per quanto riguarda i contenitori, si registra un incremento del 13,3% (+3.309) con 28.170 TEU totali.  

Positivi anche i dati del traffico passeggeri, sia di linea (111.918) che crocieristico (58.186) che, rispettivamente, registrano un incremento del 34% (+28.424) e del 460,5% (+47.805). In aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 129.952 e un +16,2% (+18.100). Tra questi ultimi si evidenzia la crescita della sottocategoria "mezzi pesanti" (+14,2%; +8.522) e il significativo aumento di quella "autopasseggeri" imbarcati/sbarcati (+47,1%; +10.115).  

Per maggiori informazioni, rimandiamo alla pagina dedicata dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale.