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04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
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Politiche marittime

Civitavecchia, cento lavoratori in più nelle imprese portuali

Comitato di gestione approva nuovo piano organico del porto 2022-2024, più un'altra serie di provvedimenti su concessioni e convenzioni

(Joe Pitha/Flickr)

 Si è tenuta ieri la seduta del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale, presieduta da Pino Musolino, che gestisce i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Tra le misure approvate, l'aggiornamento del piano organico del porto 2022-2024, da cui risulta che nel 2022 il numero di lavoratori iscritti nel registro ex art.24 della Legge 84/94 (comprendente i dipendenti di società ex artt. 16 e 17 comma 2 operanti nei porti di Civitavecchia e Gaeta) è aumentato di circa il 10 per cento, passando da mille a 1.098. In particolare, si tratta di 781 unità in organico alle imprese ex art.16 a Civitavecchia e 66 a Gaeta; e 251 unità delle imprese ex art.17 comma 2 (di cui 209 a tempo indeterminato e 42 a tempo determinato). Positivo anche l'andamento degli infortuni sul lavoro, con la riduzione, ad oggi, del numero di casi registrati nel 2022 a 24, rispetto ai 34 del 2021 e ai 30 del 2020.  

Tra gli atti approvati, tutti all'unanimità, la convenzione con Seport per il servizio ecologico portuale per il 2023, l'ampliamento delle superfici della concessione demaniale alla Cooperativa impresa lavoratori portuali-Cilp sulla banchina 24, l'aggiornamento del PUAP (Piano di Utilizzazione delle Aree Portuali) del porto di Gaeta, e infine la determinazione del numero massimo di autorizzazioni rilasciabili ex art. 16 della legge 84/94 per il 2023. Per il porto di Civitavecchia il numero massimo viene ridotto da 18 a 16 (attualmente sono esercite 15 autorizzazioni art. 16), mentre per il porto di Gaeta il numero resta invariato, con tutte e 5 le autorizzazioni esercite. 

Oltre al presidente Musolino, in Comitato c'erano il segretario generale, Paolo Risso, il componente designato dalla Regione Lazio, Roberto Fiorelli, il componente designato da Città Metropolitana di Roma Capitale, Pino Lotto, il direttore marittimo del Lazio, Filippo Marini, e il comandante della Capitaneria di porto di Gaeta, Angelo Napolitano. 

"Abbiamo proseguito sulla linea di riduzione del numero massimo di autorizzazioni - commenta Pino Musolino - per limitare potenziali effetti negativi di un numero troppo elevato di autorizzazioni di cui alcune potevano essere esercite in modo troppo "blando" creando possibili effetti distorsivi nell'ambito infra-portuale. Ovviamente nel caso in cui si dovesse raggiungere il tetto delle autorizzazioni e si creassero le condizioni per l'arrivo di ulteriori importanti operatori, l'AdSP interverrebbe per aumentare il numero massimo di autorizzazioni secondo le necessità e le opportunità del momento".

"La crescita degli occupati delle imprese portuali fotografa nel piano organico del porto - afferma il presidente Musolino - riflette la ripresa di alcuni traffici e l'impegno profuso dall'AdSP per favorire il rilancio occupazionale di tutto il cluster. L'analisi dei dati conferma da parte delle aziende il trasferimento di competenze, capacità tecnica e organizzativa, unitamente a parte dei propri organici, inoltre, si evidenzia la necessità delle imprese di utilizzare figure polivalenti che possano svolgere diverse mansioni, dal conduttore dei mezzi meccanici allo svolgimento di operazioni generiche. In particolare, il notevole aumento di driver rispetto al 2021, evidenzia la ripresa del traffico del segmento automotive".

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