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04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
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Brennero: Anita, Fai e Fedit impugnano ordinanza Tribunale europeo

Appello contro l'irricevibilità del ricorso presentato dalle associazioni, che chiedevano la fine dei limiti ai mezzi pesanti nel Tirolo


Le associazioni dell'autotrasporto merci Anita, Fai-Conftrasporto e Fedit, insieme a Confindustria e ad altre sue componenti associative, hanno presentato appello sul giudizio di irricevibilità espresso dal Tribunale europeo in merito al ricorso depositato dalle associazioni sulle limitazioni unilaterali al transito stradale di mezzi pesanti imposte dal Tirolo lungo l'asse del Brennero.

Le associazioni informano che continueranno l'azione legale avviata a livello europeo, «ritenendo che sussistano - si legge in una nota - i presupposti giuridici per consentire ai privati di agire. In questo modo, si porrebbe fine alla reiterata violazione da parte dell'Austria dei principi di libera circolazione delle merci e sarebbe garantita una concorrenza equa tra i confini dell'Unione. Le associazioni ritengono che l'operato della Commissione europea in questa vicenda sia stato inefficace e, al tempo stesso, carente. Occorre, quindi fare immediata chiarezza».

La questione del ricorso dei privati, su cui decide il Tribunale europeo, va tenuta distinta da quella del ricorso di uno Stato membro, che invece è di competenza della Corte di giustizia. «A nostro giudizio - conclude la nota - la decisione del Tribunale si basa su criteri di giurisprudenza datati, senza tener conto delle sentenze più aggiornate da parte della Corte, che invece avrebbero accolto analoghe richieste da parte dei privati. Senza contare che il Tribunale non si è espresso sulla legittimità delle limitazioni. Per questi motivi le Associazioni presentano appello contro l'ordinanza del Tribunale che non limita l'azione dello Stato italiano di rivolgersi alla Corte di giustizia europea per chiedere l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell'Austria».