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23 aprile 2024, Aggiornato alle 10,08
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Brennero, Anita chiede slot anche per i mezzi pesanti

L'associazione sottolinea che la saturazione del valico è dovuta al traffico leggero, inoltre l'Austria discrimina l'interscambio con l'Italia

(Toi & Moi/Flickr)

I dati relativi ai volumi di traffico dei veicoli pesanti in transito nel Tirolo nel 2022 attraverso il Brennero hanno evidenziato numeri sostanzialmente invariati rispetto al 2021, anche se però negli ultimi quattro mesi dell'anno c'è stato un tasso di riduzione mensile del 10 per cento. Dopo un calo nel 2020 del 5,7 per cento, il volume di traffico aveva fatto registrare una rilevante ripresa nel 2021, per poi fermarsi nel 2022 allo stesso livello senza alcun incremento sostanziale. I dati vengono da un rilevamento dell'associazione dell'autotrasporto Anita. «Ciò significa che la produzione italiana si è fermata ed è preoccupante il calo registrato nell'ultimo quadrimestre, che potrebbe preludere una recessione per il 2023», afferma il presidente di Anita, Thomas Baumgartner.

Mentre il traffico pesante diminuisce nel 2022, il traffico leggero in entrata e uscita al Brennero ha registrato un forte aumento del 64 per cento, grazie soprattutto alla ripartenza del turismo. Rispetto ai 2,4 milioni di mezzi pesanti al Brennero sono infatti transitati quasi 11 milioni di mezzi leggeri. Questo vuol dire che il valico del Brennero è saturo. «Occorre considerare anche il traffico di veicoli leggeri, che sono quattro volte tanto il traffico pesante e si concentrano per lo più nei periodi feriali e nei fine settimana - continua Baumgartner - Un eventuale sistema a slot per gestire il traffico, lanciato del presidente della Provincia di Bolzano, dovrà prendere in considerazione anche questi traffici che sono la causa principale dei conosciuti intasamenti e incolonnamenti. Per evitare intasamenti di tir basterebbe permettere la circolazione anche di notte e abolire il doppio pedaggio notturno sul versante austriaco dell'autostrada del Brennero tra il confine italiano e Innsbruck, senza prevedere nessun sistema di slot, o almeno prima di inventare sistemi farraginosi e costosi occorre rimuovere le cause di eventuali intasamenti o sovraccarichi dell'infrastruttura».

Anita e le altre associazioni di categoria hanno richiesto al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di aprire una procedura di infrazione alle normative comunitarie verso l'Austria che da anni, secondo Baumgartner, «in modo protezionistico e discriminatorio impedisce l'interscambio di merce tra l'Italia e il nord Europa con enormi danni per la propria economia, mentre esclude dalle limitazioni tutti i traffici di origine o destinazione del Tirolo».

Dall'analisi dei dati relativi alle uscite ed alle entrate autostradali dell'A22 nell'Alto Adige si nota inoltre come degli oltre 4 milioni di veicoli pesanti entrati o usciti dai caselli il 42 per cento sono passati dai caselli che non riguardano l'uscita o l'entrata del Brennero e quindi si riferiscono al traffico locale, mentre solamente il 58 per cento sono registrabili come traffico di transito.

«Se ci lamentiamo del traffico pesante sulle autostrade - conclude Baumgartner - dobbiamo sempre considerare che in gran parte è dovuto alle esigenze locali per l'approvvigionamento e il funzionamento del sistema economico e sociale, come ha dimostrato il periodo pandemico dove dopo l'imposto blocco di pochi giorni del traffico di merci si è dovuti correre ai ripari e permettere nuovamente la circolazione dei camion».

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