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28 marzo 2024, Aggiornato alle 12,19
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Autotrasporto, verso una soluzione per il Brennero?

Il primo giugno si terrà il Consiglio dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea, dove l'Italia potrebbe arrivare a un nuovo accordo con l'Austria. Anita è ottimista

(Conan/Flickr)

La delicata questione dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti in transito in Tirolo, imposti unilateralmente dal governo austriaco, una situazione che colpisce gravemente le imprese di autotrasporto italiane, secondo le associazioni del settore, potrebbe entrare in una nuova fase, se non risolversi in qualche modo.

In occasione della prossima riunione del Consiglio dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea, che si terrà il primo giugno a Lussemburgo, l'Italia e gliStati membri potrebbero prendere una nuova decisione sull'annosa questione andando a negoziare una soluzione col governo austriaco. Le limitazioni alla circolazione nel Brennero, infatti, stanno danneggiando le imprese italiane che esportano verso i paesi europei e con esse le imprese di trasporto merci che transitano attraverso il corridoio del Brennero. Uniontrasporti delle Camere di Commercio ha stimato che i divieti austriaci causano danni all'economia italiana per oltre 250 milioni di euro ogni anno.

La centralità del corridoio del Brennero per l'export dell'Italia è stata inoltre confermata da un recente studio pubblicato dalla Provincia Autonoma di Bolzano che evidenzia come nell'ultimo anno le esportazioni di prodotti altoatesini, che rilevano al secondo posto dopo le mele i prodotti destinati al settore dell'automotive tedesco che nella maggior parte dei casi richiedono trasporti "just in time", hanno fatto registrare un incremento del 16 per cento rispetto all'anno precedente, evidenziando inoltre come quasi un terzo dell'export totale della regione sia diretto verso la Germania.

«Siamo molto soddisfatti che finalmente gli Stati membri abbiano deciso di prendere una netta posizione nei confronti degli inaccettabili divieti di circolazione imposti dall'Austria - commenta il presidente di Anita, Thomas Baumgartner - da troppo tempo la nostra associazione denuncia un'inspiegabile e immotivata discriminazione nei confronti delle imprese di autotrasporto italiane che ogni giorno, passando attraverso il corridoio del Brennero, contribuiscono alla movimentazione delle merci in entrata e in uscita dal nostro Paese».

«L'Italia - continua Baumgartner - esporta oltre il 60 per cento della propria produzione attraverso i valichi alpini. La decisione del nostro Paese di prendere una decisa posizione di condanna nei confronti del governo austriaco è necessaria per garantire al made in Italy la competitività nei mercati del nord Europa. Confido che questa sia la strada giusta per potere, una volta ristabilita la legalità, trovare assieme le soluzioni adatte per far collimare le esigenze degli Stati di questa importante arteria con quelle dell'intero sistema economico italiano, in un contesto di massima tutela ambientale».

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