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14 novembre 2024, Aggiornato alle 10,07
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Antipirateria, nel Golfo di Guinea nuova esercitazione su nave Grimaldi

Anche Confitarma ha partecipato alle operazioni della Marina Militare e della Guardia Costiera


Si è svolta nei giorni scorsi nelle acque del Golfo di Guinea un'esercitazione antipirateria che ha coinvolto il mercantile di bandiera italiana Grande Cameroon del gruppo Grimaldi, la fregata Fremm Luigi Rizzo della Marina Militare, la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), la Centrale Operativa della Marina Militare (COMM) e il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), il Centro Operativo Nazionale Guardia Costiera (CONGUARCOST) nella sua funzione di IMRCC (Italian Maritime Rescue Coordination Centre), la sede operativa del gruppo Grimaldi a Napoli.

Il Golfo di Guinea è un'area di particolare interesse strategico ed economico per l'Italia, sia per i numerosi scambi commerciali con i Paesi della regione sia per l'approvvigionamento di risorse energetiche. Come è noto, l'Area del West Africa è interessata dalla recrudescenza del fenomeno della pirateria che minaccia i mercantili in transito, mettendo a rischio la vita degli equipaggi di bordo, oltre che a riverberare gli effetti negativi sull'intera filiera commerciale. A causa dell'elevato numero di incidenti, le autorità italiane hanno deciso di aumentare il livello di sicurezza a bordo delle navi nazionali al MARSEC 2. 

È proprio per tali ragioni che la Marina Militare, dal gennaio 2020, conduce nell'area un'operazione di presenza e sorveglianza, volta alla salvaguardia della libertà di navigazione, alla sicurezza e protezione dei mercantili lungo le principali linee di comunicazione marittime di vitale interesse per l'intera collettività e la stessa comunità internazionale. In particolare, al fine di testare in caso di eventi di pirateria le procedure di allarme ed intervento nonché gli assetti operativi nel caso coinvolti, vengono frequentemente programmate specifiche esercitazioni per verificare i piani di sicurezza in vigore, le comunicazioni tra tutti i soggetti nazionali interessati e l'interazione operativa e tattica tra le unità della Marina Militare operanti nell'area ed il naviglio nazionale di volta in volta interessato.

La fregata Luigi Rizzo, partita dall'Italia lo scorso 24 febbraio e in procinto di lasciare l'area delle operazioni, è attualmente dislocata nel Golfo di Guinea nel quadro dell'operazione anti-pirateria "Gabinia" sotto il Controllo Operativo del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV). In uno scenario particolarmente realistico, a largo delle coste ivoriane, è stato simulato un tentativo di attacco alla M/V Grande Cameroon da parte di un gruppo di pirati a bordo di una piccola imbarcazione (skiff), a seguito del quale è stata avviata, attraverso l'attivazione a bordo del previsto segnale di allarme (SSAS) ricevuto dalla IMRCC della Guardia Costiera in qualità di National Competent Authority per la Ship Security, la sequenza di allarme nazionale attivando CINCNAV e quindi l'intervento della Fremm. 

L'unità militare con il proprio elicottero SH-90 e l'immissione a bordo di un team di security della Brigata Marina San Marco, ha in definitiva evitato il concretizzarsi dell'attacco, assicurando protezione ravvicinata, supporto ed assistenza al mercantile minacciato. Si precisa che l'esercitazione, in linea con le disposizioni in vigore per la tutela e la salvaguardia da Covid-19, è stata svolta senza interazione fisica tra gli equipaggi delle Unità coinvolte; il realismo è stato comunque ampiamente garantito attraverso le reali operazioni svolte in mare dalle stesse Unità, dal personale del San Marco e con le effettive operazioni di volo condotte con l'elicottero di Nave Rizzo. 

Anche in questo caso si è trattato di un prezioso evento congiunto, che si inserisce nell'alveo delle finestre addestrative periodicamente condotte in sinergia tra tutti i partecipanti, al fine di assicurare un elevato livello di prontezza operativa. Oltre ad avvalorare l'importanza della presenza di Unità navali militari nazionali in un'area di cruciale interesse strategico per la salvaguardia degli interessi marittimi del Paese, l'esercitazione ha confermato l'elevato livello di coordinamento raggiunto fra la Marina Militare, attraverso le articolazioni operative del Comando in Capo della Squadra Navale, Guardia Costiera, Confitarma e le compagnie di navigazione italiane che operano nel Golfo di Guinea. 

Da sottolineare, infine, la professionalità di tutto il personale militare e civile coinvolto, in particolare la competenza del CSO (Company Security Officer) nonché del Comandante e dell'equipaggio della M/V Grande Cameroon a testimonianza dell'impegno del gruppo Grimaldi nella formazione e nell'addestramento a terra e a bordo per consentire ad equipaggi che operano in aree particolarmente difficili di affrontare situazioni stressanti e talvolta estremamente pericolose, tipiche degli attacchi di pirateria, che spesso vedono proprio nei marittimi le principali "vittime".