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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Alta velocità Napoli-Bari, è fatta

Regione Campania firma contratto di sviluppo insieme ai ministri. Due ore per andare nel capoluogo pugliese. Il tutto al prezzo di sette miliardi, di cui la metà già erogati


La Regione Campania firma a Roma il contratto di sviluppo per l'alta velocità tra Napoli e Bari. Ad annunciarlo il presidente Stefano Caldoro che «parla della più importante infrastruttura del Mezzogiorno» che oltre a mettere in collegamento i due capoluoghi consentirà un prolungamento fino a Lecce e Taranto e bretelle per Potenza e Foggia. Due ore circa di viaggio rispetto alle oltre tre ore attuali, il tutto al prezzo di 7,1 miliardi di cui la metà già erogati, da completare nel 2013. Resta il nodo dell'attraversamento di Acerra. A sollevarlo il vicesegretario regionale del Partito Democratico Domencio Tuccillo e che Caldoro spiega così: «Una nuova stazione avrebbe un costo di 800 milioni perché sarebbe realizzata all'esterno della città, in campagna, rispetto ai duecento milioni necessari per l'attraversamento cittadino». Il presidente della Regione Campania ci tiene a precisare, insieme all'assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, che al pacchetto finanziario si aggiungono altri 100 milioni per l'acquisto di nuovi treni. A firmare il contratto di sviluppo erano presenti oltre a Caldoro il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, il viceministro ai Trasporti Mario Ciaccia, le Regioni Puglia e Basilicata e l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti.
Vetrella spiega che le prime due opere da avviare sono la Napoli-Cancello e la Cancello-Frasso Telesino, già finanziate. C'è da ammodernare una linea vecchia di due secoli, «migliorare i collegamenti regionali e interregionali esistenti – conclude Vetrella - in particolare per la Campania quelli tra le aree interne del Sannio e dell'Irpinia che per troppi anni sono stati ingiustamente isolati e che da questo intervento ricaveranno benefici sia per la mobilità che per l'economia e l'occupazione. Auspichiamo ora che si rispettino i tempi per l'avvio effettivo dei cantieri e che si recuperino le ulteriori risorse necessarie a completare l'intera opera».