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17 marzo 2025, Aggiornato alle 09,00
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Abrogazione del Sistri, come cambia il sistema di tracciabilità

L'istituzione del nuovo Registro elettronico spiegata dalla Fai


Nella seduta del 29 gennaio scorso il Senato ha approvato il decreto legge "semplificazioni" 14 dicembre 2018, n. 135, il cui articolo 6 riporta la disposizione relativa all'abrogazione del Sistriannunciata dal governo a dicembre. "Dal 1° gennaio 2019 è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti pericolosi (SISTRI) …" stabilendo anche che "conseguentemente non sono dovuti i contributi" annuali che le imprese dovevano versare per il funzionamento del citato sistema che - paradosso tutto italiano – in realtà non ha mai funzionato.

Rispetto al testo originale del decreto legge – spiega il coordinamento interregionale Fai di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Roma – il Senato ha modificato introducendo delle disposizioni che regolano ora tanto il sistema di tracciabilità previsto per il corrente anno, quanto la possibile introduzione di un sistema telematico a partire dal 2020. Nel prevedere l'istituzione di un Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, la nuova disposizione stabilisce che: "Dal 1° gennaio 2019 e fino al termine di piena operatività del Registro elettronico nazionale … la tracciabilità dei rifiuti è garantita effettuando gli adempimenti del decreto legislativo 152/2006, cioè quelli cartacei FIR e Registro di carico e scarico"… anche mediante la nuova digitalizzazione.

Contrariamente a quanto indicato dalla stampa, si evidenzia che l'istituzione del nuovo Registro sarà avviata a cura e spese del ministero dell'Ambiente, mentre il funzionamento annuale di detto registro verrà poi ripartito tra tutti gli operatori che si dovranno iscrivere ad esso, solo dal prossimo anno 2020. Ne deriva quindi che:

- per il corrente anno 2019 non è più dovuto alcun contributo da parte delle imprese, né al Sistri, né all'eventuale ed istituendo Registro elettronico nazionale;
- alla costruzione del nuovo Registro e soprattutto del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti prenderà parte, in maniera fattiva e collaborativa con i ministeri competenti la scrivente Confederazione, rappresentando le esigenze dei vettori specializzati e richiedendo espressamente la sperimentazione del nuovo sistema prima della sua entrata in vigore. 

Tanto si chiarisce per contrastare talune notizie riportate dalla stampa, precisa la Fai, fornendo al contempo il testo aggiornato dell'articolo 6 del decreto legge modificato dal Senato. Si attende ora la definitiva conversione in legge da parte della Camera dei Deputati, che deve avvenire entro il prossimo 12/02 e si preannuncia che sul tema Conftrasporto organizzerà un convegno, nell'ambito del Transpotec di Verona, nel pomeriggio di sabato 23 febbraio 2019, con un tavola rotonda tra i rappresentanti delle Istituzione degli operatori del settore.
 

Tag: ambiente - sistri