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10 dicembre 2024, Aggiornato alle 20,43
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Politiche marittime

331 marittimi bloccati da un anno in Ucraina. Lo shipping internazionale scrive all'ONU

Confitarma e altre 31 tra associazioni e compagnie marittime firmano una lettera aperta. Si chiede al segretario Guterres di dare priorità assoluta a uno stato di crisi

(Stella Maris UK/Flickr)

A pochi giorni da un anno dell'invasione Russa dell'Ucraina (24 febbraio) 32 tra associazioni nazionali e internazionali dello shipping e compagnie marittime - alla fine dell'articolo l'elenco completo - hanno scritto una lettera aperta al segretario generale delle Nazioni unite, António Guterres, affinché si impegni a dare priorità al rilascio immediato di 331 marittimi intrappolati in 62 navi ormeggiate nei porti ucraini. Dall'inizio della guerra, infatti, sono ancora tantissimi i lavoratori del mare bloccati e isolati in un'area molto pericolosa.

«Chiediamo alle Nazioni unite e alla vostra influenza diplomatica di affrontare urgentemente la questione ed evacuare tutti i marittimi e le navi rimanenti», «da un anno coinvolti in una crisi che sfugge al loro controllo», si legge nella lettera. Le 31 associazioni riconoscono gli sforzi delle Nazioni unite fatte per garantire che una grossa parte delle derrate alimentari ucraine (il Paese è uno dei principali produttori mondiali di cereali) non sia andata persa grazie alla Black Sea Grain Initiative che ha permesso di mantenere costante l'esportazione di cereali, grazie anche al lavoro di mediazione dell'Onu tra la Turchia, l'Ucraina e la Russia, frenando un'incontrollata crescita dei prezzi dei prodotti alimentari. «Ma ciò -sottolineano - non può avvenire a scapito della vita di marittimi innocenti. Bisogna agire ora. Senza i nostri marittimi le spedizioni di grano dai porti ucraini non sarebbe stata possibile. Anche se ci si è impegnati per l'evacuazione dei marittimi e delle loro navi, questa deve comunque essere una priorità assoluta, altrimenti rischiamo la vita dei nostri marittimi, e questo è inaccettabile».

Leggi la lettera

La lettera è firmata da:

Bahamas Shipowners Association - John Adams, presidente;
BIMCO -David Loosley, segretario generale e CEO;
Confitarma - Mario Mattioli, presidente;
Cyprus Shipping Chamber - Thomas A. Kazakos, direttore generale;
Daiichi Chuo Kisen Kaisha - Masaharu Kurosawa, presidente;
Danish Shipping - Anne H.Steffensen, direttore generale e amministratore delegato;
European Community Shipowners' Association (ECSA) - Sotiris Raptis, segretario generale;
Fonasba - Jonathan C.Williams, direttore generale;
Iino Kaiun Kaisha (IINO LINES) -Hiromi Tosha, presidente;
Intercargo - Kostas G. Gkonis, CEO;
InterManager - Kuba Szymanski, segretario generale;
International Chamber of Shipping - Emanuele Grimaldi, presidente;
International Christian Maritime Association (ICMA) - Jason Zuidema, segretario generale;
International Federation of Shipmasters' Associations (IFSMA) - Jim Scorer, segretario generale;
International Maritime Employers' Council (IMEC) -Francesco Gargiulo, amministratore delegato;
International Maritime Health Association (IMHA) - Robert Verbist, presidente;
International Parcel Tankers Association - Mike Beviss, direttore generale;
International Union of Marine Insurance (IUMI) - Lars Lange, segretario generale;
Intertanko - Phillip Belcher, direttore;
Japanese Shipowners' Association - Junichiro Ikeda, presidente;
Kawasaki Kisen Kaisha, ("K" Line) - Yukikazu Myochin, presidente e amministratore delegato;
Mitsui OSK Lines - Takeshi Hashimoto, presidente e amministratore delegato;
Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK Line) - Hitoshi Nagasawa, presidente e amministratore delegato;
Sailors' Society - Sara Baade, CEO;
Seafarers Hospital Society - Sandra Welch, CEO;
Stella Maris - Martin Foley, amministratore delegato e coordinatore regionale europeo;
Synergy Denmark - Tommy Thomassen, COO;
The Mission to Seafarers - Andrew Wright, segretario generale;
The Seafarers' Charity - Deborah Layde, amministratore delegato;
UK Chamber of Shipping – Sarah Treseder, CEO;
Union of Greek Shipowners - Melina Travlos, presidente;
Verband Deutscher Reeder (VDR) - Gaby Bornheim, presidente, e Martin Kröger, CEO.

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