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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Venice Blue Flag, Venezia rinnova il suo rigoroso impegno ambientale

Comuni di Venezia e Chioggia e autorità portuale sottoscrivono il "Venice Blue Flag", attivo dal 2008 (con qualche eccezione). Impone volontariamente alle navi di emettere poco zolfo durante le soste nei porti del sistema


Venerdì mattina al Ca' Farsetti di Venezia è stato rinnovato l'accordo volontario tra l'autorità di sistema portuale e i comuni di Venezia e Chioggia per ridurre le emissioni in atmosfera delle navi da crociera in sosta nei due porti. La cerimonia al municipio per il "Venice Blue Flag 2023" è stata accompagnata dagli interventi dell'assessore comunale all'Ambiente, Massimiliano De Martin, del sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, dell'assessore all'Ambiente del Comune di Chioggia, Serena De Perini, dei comandanti delle capitanerie di Venezia e Chioggia, Piero Pellizzari e Dario Riccobene, del presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, e del presidente di Venezia Terminal Passeggeri, Fabrizio Spagna.

In base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 per cento in massa al momento dell'ormeggio, durante la navigazione prima dell'ingresso in area VTS Venezia e in ogni fase di manovra all'interno dell'area portuale di Venezia, Marghera e Chioggia. Stesso impegno assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi. Tra le novità di quest'anno, l'accordo quest'anno prevede che le compagnie di navigazione si impegnano a fornire ai croceristi in visita a Venezia e Chioggia, qualora previsto nei pacchetti di viaggio, prodotti non a base di plastica per ridurne e i rifiuti. «Quello che circonda Chioggia – ha detto il sindaco di Chioggia Armelao - come tutta la laguna veneta, è un ecosistema delicato, basti pensare alle nostre Tegnue, la cosiddetta barriera corallina che si trova sui fondali antistanti Chioggia».

Dallo scorso anno l'accordo assume maggiore rilievo in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal decreto-Legge 20 luglio 2021, n. 103. Dal 2022 sono arrivati gli approdi "diffusi" a Marghera, senza un terminal crocieristico di riferimento, a cui si aggiungono quelli di Chioggia, dopo il divieto introdotto dal decreto legge 103/2021 per il transito delle navi da crociera nella laguna, che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica. Il Venice Blue Flag è stato sottoscritto per la prima volta nel 2007 ed è stato ratificato nel 2008, 2009, 2013, 2015 e dal 2016 al al 2022 (tranne nel 2020, l'anno in cui non è sbarcata praticamente neanche una nave da crociera). 

Come hanno spiegato i comandanti dei porti di Venezia e Chioggia, nell'attuale fase di ripresa del movimento crocieristico, con una programmazione di 15 accosti di navi da crociera anche nella rada, «l'aver sostenuto il principio di anticipare al momento dell'entrata nell'Area VTS di Venezia il cambio del combustibile rappresenta una scelta vincente di cui l'autorità marittima può senz'altro fregiarsi».

Come ha spiegato l'assessore De Martin, «si tratta di una sottoscrizione volontaria, non di un obbligo di legge e quindi siamo onorati di rinnovare questo accordo per la salvaguardia del territorio, grazie anche all'impegno di 33 compagnie crocieristiche. A differenza che in passato, quando si faceva riferimento solo ad un periodo di alcuni mesi legati alla stagione turistica, da alcuni anni la durata del patto che firmiamo è annuale. E nell'arco di questo anno, oltre alle attuali 33 compagnie firmatarie, altre potranno aderire. La politica ambientale che ruota attorno alla crocieristica e all'attività portuale, come sottolineo sempre, deve essere fatta su larga scala, non solo dentro i confini amministrativi del proprio territorio e infatti l'accordo è sottoscritto ora anche dal Comune di Chioggia. La crocieristica è un'attività economica fondamentale ma è necessario rispettare il delicato ecosistema della laguna e la fragilità e la bellezza delle città. Su questo fronte la tecnologia ci sarà sempre più di supporto e, lo vediamo, la transizione energetica è già un dato di fatto ma, allo stesso tempo, grazie anche alla sottoscrizione del Blue Flag, le compagnie si impegnano anche ad ‘educare' i passeggeri al rispetto delle città, degli spazi e dei monumenti. Infine credo che definire con il Governo, in tempi rapidi, il futuro dei Porti di Venezia e Chioggia sia strategico dal punto di vista economico, infrastrutturale e della tutela ambientale». 

«L'accordo Blue Flag – ha detto di Blasio - estende il perimetro dell'intesa al porto di Chioggia dove, ormai da un anno, stiamo valorizzando una nicchia importante del traffico crocieristico che si concentra sul segmento lusso. Gli obiettivi del Blue Flag sono coerenti con la politica dell'Autorità e della struttura commissariale che intende dare soluzione ai flussi crocieristici sulla base delle indicazioni governative, ma che si pone anche l'obiettivo di strutturare una nuova modalità di fruizione turistica della laguna».