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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Eventi

Ue, "I soccorsi italiani esempio di professionalità"

Una squadra del "Meccanismo di protezione civile europeo" ha visitato l'isola del Giglio. Elogi alle autorità italiane per la gestione dell'emergenza "Costa Concordia"


Un team di esperti dell'Unione europea ha visitato ieri l'Isola del Giglio per monitorare le operazioni di salvataggio e recupero del carburante della nave da crociera Costa Concordia. Il loro arrivo giunge in seguito ad un invito delle autorità italiane della protezione civile. La squadra è formata da sei membri e, dopo la visita, prepareranno una relazione sulle lezioni da trarre dalla tragedia, allo scopo di condividerle con tutti i paesi europei che partecipano al "Meccanismo di protezione civile europeo". 
Una delle componenti del gruppo europeo, Kristalina Georgieva, Commissaria  per la Cooperazione internazionale, gli Aiuti umanitari e la Risposta alle  crisi, ha già in serbo alcuni "elogi" per la squadra di soccorso italiana: «Le autorità – afferma - hanno agito con rapidità e professionalità per tutta l'operazione di salvataggio, così come nei loro sforzi di prevenire l'inquinamento marino e tutti noi possiamo imparare molto dalle loro azioni». La collaborazione tra l'Ue e le autorità italiane, commenta Georgieva, è «un passo avanti verso un'Europa più sicura».
Il team di osservatori Ue, inviato in Italia dal Centro di informazione e monitoraggio della Commissione europea (Mic), è composto da quattro esperti degli Stati membri dell'Ue e della Commissione europea. Gli altri due membri del gruppo provengono dall'Unità per l'Ambiente Unep/Ocha e dall'Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa).
Per quanto riguarda il bilancio delle vittime della tragedia del Costa Concordia, al 25 gennaio le vittime accertate sono 16 mentre 19 persone risultano ancora disperse.
Il Meccanismo europeo di protezione civile agevola la cooperazione, in risposta ai disastri, tra i 31 stati europei (UE-27 più Croazia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia). I paesi partecipanti condividono le risorse che possono essere messe a disposizione delle vittime di catastrofi in tutto il mondo. Una volta attivato, il Meccanismo coordina la fornitura di assistenza all'interno e all'esterno dell'Unione europea. La Commissione europea gestisce il Meccanismo attraverso il Centro di informazione e monitoraggio (Cmi).
Dalla sua creazione nel 2001, il Meccanismo è stato attivato per disastri negli Stati membri (come gli incendi dei boschi inPortogallo, le inondazioni nei Balcani nel 2010 e l'esplosione in una base navale a Cipro nel 2011), ma anche in tutto il mondo, tra cui i recenti terremoti in Haiti, Cile e Giappone.