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12 novembre 2024, Aggiornato alle 17,04
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Cultura

Trent'anni di Destriero, il monoscafo più veloce dell'Atlantico

Il 9 agosto del 1992 il progetto alla base delle littoral combat ship di oggi stabilì il record di traversata atlantica. Un evento con l'equipaggio al centro Fincantieri di Muggiano ne ha celebrato la storia


a cura di Paolo Bosso

Mancano pochi giorni al trentennale dell'impresa della Destriero, la nave che il 9 agosto del 1992 ha stabilito il record della traversata atlantica più veloce. Ieri sera, nello stabilimento Fincantieri di Muggiano, a La Spezia, dov'è stata costruita (l'anno prima del record), si è tenuta una cerimonia con parte dell'equipaggio di allora per celebrare l'anniversario, alla presenza del sottosegretario di Stato del ministero della Difesa, Stefania Pucciarelli, e del presidente del consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei. L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Fincantieri e dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano.

Oltre al prestigio per la tradizione della scuola navalmeccanica italiana, la costruzione di Destriero ha rappresentato un punto di innovazione per la navalmeccanica in generale, ispirando i traghetti veloci e le unità militari di superficie di oggi. 

Un po' di storia
La costruzione di Destriero è stata commissionata a Fincantieri dal principe ismailita Karim Aga Khan. Il progetto è stato redatto da Donald Lee Blount e il design da Pininfarina. È un monoscafo interamente in alluminio, lungo quasi 70 metri, equipaggiato con tre turbine a gas che alimentano idrogetti. Ha una carena a V profondo, o deep-vee, un tipo di carena ad alta prestazione, capace di dare grande assetto e tenuta in condizioni limite, per esempio alle alte velocità, grazie ad un ampio angolo di diedro allo specchio di poppa. Ha un'accelerazione impressionante ed è capace di raggiungere i 70 nodi, pari a quasi 130 chilometri orari. È molto stabile, potendo raggiungere (sulla base della certificazione navale dedicata) i 65 nodi in condizioni di mare forza 4, con onde fino a due metri e mezzo di altezza, e i 30 nodi con forza 5 e 6, cioè con onde alte oltre i cinque metri. Il 9 agosto del 1992 Destriero ha percorso circa 3 mila miglia in 58 ore, 34 minuti e 50 secondi, senza rifornimento, attraversando l'Oceano Atlantico dal faro di Ambrose Light di New York a quello di Bishop Rock, sulle Isole Scilly, in Inghilterra, a una velocità media di 53,09 nodi (quasi 100 km/h), ventuno ore e mezza meno del precedente record, quello del catamarano inglese Hoverspeed Great Britan, realizzato due anni prima. L'equipaggio era composto da sedici persone: Cesare Fiorio, figura importante del rally, in qualità di responsabile; da Odoardo Mancini (comandante); Aldo Benedetti (comandante in seconda); Sergio Simeone (primo ufficiale); Franco De Mei (telecomunicazioni); Giuseppe Carbonaro (direttore di macchina); Mario Gando e Nello Andreoli (capomacchinisti); Massimo Robino (elettricista); Silvano Federici, Cesare Quondamatteo e Carlo Chiara (motoristi); Davide Maccario, Giacomo Petriccione, Giuseppe Valenti e Michael Hurrle (tecnici). 

L'impresa valse a Destriero un controverso Nastro Azzuro, un riconoscimento informale (un nastro di seta azzurro da issare sull'albero) all'imbarcazione che percorre più velocemente l'Atlantico. Controverso perché il riconoscimento nasce per la nave in servizio passeggeri che compie più velocemente la traversata da Est ad Ovest (il riconoscimento è nato alla fine dell'Ottocento, quando la tratta decisamente più frequentata era quella) mentre Destriero è un mezzo classificato come yacht light craft, uno yacht privato, che ha compiuto l'impresa da Ovest a Est. Il Nastro Azzurro non va confuso con un trofeo dedicato, l'Hales Trophy, istituito nel 1932 dal politico inglese Harold Keates Hales che premia la nave commerciale passeggeri che compie più velocemente la traversata atlantica in entrambe le direzioni. Comunque sia, il 5 settembre del 1992 Destriero veniva accolto a Porto Cervo, in Sardegna, bardato col Nastro Azzurro e premiato con due trofei, il Virgin Atlantic Trophy del magnate inglese Richard Branson e il Columbus Atlantic Trophy del New York Yacht Club e dello Yacht Club Costa Smeralda.

La realizzazione di Destriero ha permesso a Fincantieri di avviare una nuova produzione di traghetti veloci commerciali. Il progetto è anche alla base delle littoral combat ship, quelle per esempio costruite da Fincantieri Marinette Marine negli Stati Uniti per la US Navy. Il Destriero è attualmente sempre di proprietà di Karim Aga Khan e si trova in un cantiere navale di Brema, in Germania. 

All'evento di Muggiano sono intervenuti, tra gli altri, Claudio Graziano, presidente di Fincantieri; Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano; Carlo Magrassi, presidente della Fondazione Fincantieri. Era presente anche quasi tutto l'equipaggio dell'impresa del 1992 (Giuseppe Carbonaro, Odoardo Mancini e Massimo Robino sono scomparsi negli scorsi anni).