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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Trasporto marittimo cresce, ma poco

Secondo la Review of Maritime Transport dell'Unctad, sta rallentando anche l'incremento della flotta mondiale


Secondo la Review of Maritime Transport 2014 dell'Unctad (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo), nel 2013 il volume complessivo delle merci trasportate per via marittima in tutto il mondo è stato di circa 9,6 miliardi di tonnellate, con un incremento del 3,8% rispetto al precedente anno che riflette l'incerta ripresa dell'economia mondiale. La maggior parte del seaborne trade, riferisce l'Agenda Confitarma, è legato ai flussi di carichi secchi (+5,6%) specie rinfuse e contenitori. Dallo studio emerge che l'aumento del 4,1% della flotta mondiale è inferiore a quello osservato negli ultimi 10 anni e riflette una riduzione delle nuove costruzioni. Il documento introduce un nuovo tipo di analisi della proprietà della flotta che distingue il criterio della "nazionalità del proprietario finale" - che individua la nazionalità del proprietario della nave indipendentemente dalla sede - da quello di "sede di vantaggio della proprietà", che identifica la sede della società di riferimento primario, cioè la nazionalità della società che detiene la principale responsabilità commerciale per la nave. Dato che oggi la maggior parte delle navi battono la bandiera di una nazione differente da quella di nazionalità del proprietario della nave, secondo il rapporto dell'Unctad gli armatori tendono sempre più a porre la sede delle loro società in paesi terzi, e ciò potrebbe portare ad una ulteriore definizione per identificare la "nazionalità" di una nave.