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18 aprile 2024, Aggiornato alle 11,20
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Tirrenia, stop a quattro servizi sardi. Centinaia di esuberi

Dal primo dicembre, oltre alla Termoli-Tremiti sospesi i collegamenti verso l'isola da Napoli, Palermo, Genova (per Olbia) e Civitavecchia (per Cagliari). L'armatore: "Non reggiamo i costi". La Regione chiede una gara


Dal primo dicembre Tirrenia interromperà cinque collegamenti diretti in Sardegna lasciando a casa fino a 500 marittimi. Lo annuncia l'armatore. 

Si tratta delle rotte:
• Genova-Olbia-Arbatax;
• Napoli-Cagliari;
• Cagliari-Palermo;
• Civitavecchia-Arbatax-Cagliari;
• Termoli-Tremiti.

Già nelle scorse settimane sono mancati alcuni approdi negli scali di Ogliastrino, ad Arbatax, lasciando presagire cambiamenti in arrivo. «Da luglio ad oggi al decreto rilancio non è seguito nessun riscontro», fa sapere l'amministratore delegato di Tirrenia, Massimo Mura, riferendosi alla proroga della convenzione con lo Stato (72 milioni di euro l'anno circa) fino a febbraio 2021. In altre parole, la compagnia ex di bandiera si giustifica sostenendo di non riuscire più a sostenere i costi di gestione, portati avanti in questi ultimi mesi «con grande senso di responsabilità senza garanzia di pagamento». Sarà inevitabile, sottolinea Mura, «la necessità immediata di riduzione del personale in forza alla scrivente con conseguente perdita di posti di lavoro, già stimata in alcune centinaia di unità fra personale navigante ed amministrativo, nonché un inevitabile impatto negativo sulla forza lavoro utilizzata localmente nei territori serviti sia in ambito portuale che nell'ambito dei servizi e, quindi, con prevedibile grave pregiudizio per l'economia delle isole servite».

Restano attivi, sempre in Sardegna, i servizi:
• Civitavecchia-Olbia
• Genova-Porto Torres
• Livorno-Cagliari (solo merci)

Il segretario generale di Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, si è detto molto preoccupato per i quasi 500 marittimi «i cui posti di lavoro sono messi a rischio». «Il governo e la stessa Regione – aggiunge Arnaldo Boeddu, segretario della Filt-Cgil Sardegna - non possono fare da spettatori lasciando che un armatore che ha goduto di 72 milioni all'anno metta a rischio migliaia di persone e lasci senza collegamenti la Sardegna». Il governatore della regione, Christian Solinas, chiede al governo di procedere con la gara pubblica «per definire un nuovo modello di continuità che dia certezze al diritto alla mobilità dei sardi, con frequenze e tariffe adeguate».