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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Politiche marittime

Telerilevamento e oceanografia, rinnovato l'accordo tra Ingv e Guardia Costiera

La collaborazione con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia prevede anche attività di divulgazione e formazione

Il comandante generale del corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, Nicola Carlone (a sinistra), e il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni

Guardia Costiera e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rinnovano la collaborazione sancita già nel 2009. Il nuovo protocollo, della durata di otto anni, determina la collaborazione tra i due enti a fronte delle necessità derivanti dalle rispettive attività istituzionali, riaffermando i principi generali del supporto reciproco in ambito nazionale e internazionale. 

L'Ingv e la Guardia Costiera, quindi, continueranno a cooperare negli ambiti tecnico-scientifici nei settori strategici, quali il telerilevamento e l'oceanografia operativa, e in ulteriori temi di comune interesse quali i maremoti e l'innalzamento del livello marino. I precedenti accordi hanno consolidato la sinergia tra i due enti anche attraverso lo svolgimento di missioni congiunte a bordo degli elicotteri AW139 della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania, per la conduzione di campagne aeree su aree vulcaniche. A ciò si aggiunge la condivisione e lo scambio di conoscenze tecnico-scientifiche, di dati, di modelli previsionali e strumentazione.

La collaborazione prevede, inoltre, lo svolgimento di importanti attività di informazione, divulgazione e formazione rivolte alla collettività: informazione e divulgazione sui temi dell'innalzamento del livello marino come conseguenza del cambiamento climatico, dei fenomeni di subsidenza delle coste italiane e il relativo impatto ambientale; attività di formazione su temi quali i maremoti e le relative procedure di emergenza in caso di allerta.

Ulteriori proposte di cooperazione riguarderanno gli studi della sismicità dei fondali marini, delle frane sottomarine e dei rilievi batimetrici, gravimetrici e magnetometrici, per il monitoraggio delle coste italiane e per approfondire le conoscenze fino ad oggi acquisite.