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15 aprile 2024, Aggiornato alle 20,05
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Politiche marittime

Tariffe piloti, Unione Piloti annuncia ricorso al Tar

Secondo il presidente Bellomo, il meccanismo introdotto ad agosto equipara il servizio a un ente privato e crea distorsioni


Impugnare con un ricorso al TAR del Lazio il provvedimento del 10 agosto del ministero dei Trasporti che stabilisce nuovi meccanismi tariffari per il servizio di pilotaggio. È quanto annunciato alla 13'esima assemblea ordinaria dell'Unione Piloti, tenutasi in videoconferenza, dov'è stato approvato il bilancio consuntivo 2019, oltre alla nomina di Ubaldo Sgherri a nuovo rappresentante dei pensionati.

Ad aprire i lavori della riunione è stato il presidente Vincenzo Bellomo, secondo il quale il problema è che gli studi sulle tariffe di pilotaggio elaborati dall'advisor The Brattle Group e dal C.I.E.L.I. e utilizzati per ridefinire le tariffe «avvicinano il servizio di pilotaggio ad un servizio eseguito da un ente privato». Per esempio, secondo Bellomo, ci sono incongruenze tra le retribuzioni dei piloti ed altri servizi portuali che paradossalmente adottano la stessa formula matematica per l'adeguamento tariffario. E se l'accordo «trovato tra le parti con l'esclusione dell'Unione Piloti sia stato possibile solo in cambio del privilegio di gestire in esclusiva il contributo federale del 2 per cento?», si chiede Bellomo.

Secondo Bellomo la riformulazione del ministero dei Trasporti «nella migliore delle ipotesi produrrà un mantenimento delle attuali basse ripartizioni, mentre la gravità delle modifiche concordate con l'utenza produrrà sicuramente il taglio degli stipendi dei piloti». 

In questo modo sono «in discussione il servizio di pilotaggio. Assistiamo quotidianamente alla chiara intenzione di svendere la categoria al miglior offerente con prezzi di realizzo. L'utenza - ha proseguito - tenta ancora di nascondere il proprio obiettivo, mettere mano alla ricchezza del pilota in modo indiscriminato».

La distinzione dell'attività di pilotaggio da altri servizi portuali «non può essere affatto considerata una banalità – spiega Bellomo - in quanto le amministrazioni competenti hanno l'obbligo di individuare con rigore una formula che coniughi le esigenze del servizio di pilotaggio, non esposto a concorrenza, e quanto esplicitamente richiesto dalla Regolamento 352/2017, che istituisce un quadro normativo per la fornitura di servizi portuali e norme comuni in materia di trasparenza finanziaria dei porti».

Tag: piloti