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23 aprile 2024, Aggiornato alle 10,08
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Logistica

Suez sbloccato: porti congestionati e capacità ridotta

È ancora presto per il ritorno alla normalità, non prima di una settimana. Maersk annuncia una riduzione di stiva intorno al 30 per cento

(Hans Splinter/Flickr)

Ora che il canale di Suez è tornato operativo, ci vorrà circa una settimana prima che si ritorni alla normalità. Lo riferisce Maersk in una nota ai suoi clienti che ha parlato di una perdita di capacità del mercato delle portacontainer tra il 20 e il 30 per cento per almeno i prossimi sette giorni.

La ragione è legata alla coda di mercantili che si è fatta a Sud dell'imboccatura, fuori il porto di Suez, che è arrivata a superare le 300 unità alla fonda (di cui 43 soltanto dell'armatore danese). I prossimi giorni quindi serviranno a smaltire tutto questo accumulo. È una stima e non è detto che la normalità del flusso marittimo attraverso il canale egiziano si ripristini prima, o dopo. Gli effetti del blocco sono a catena, ripercuotendosi prima sul trasporto marittimo, quindi sull'approvvigionamento energetico e di consumo, poi sulla catena logistica di terra. In una parola, ritardi nelle spedizioni dovuti all'accumulo delle navi in arrivo nei porti in orari fuori da quelli schedulati, cosa che mette gli scali commerciali in difficoltà.

«Al di là della perdita di capacità – riferisce Maersk – ci aspettiamo gravi congestioni portuali per il fatto che le navi nei prossimi giorni si presenteranno al di fuori dell'orario stabilito», con le rotazioni tutte da rifare. Da qui la perdita di capacità complessiva della rete di trasporto oceanica.

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