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20 maggio 2025, Aggiornato alle 17,48
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Subacquea, Fincantieri prevede 820 milioni di ricavi nel 2027

Nel segmento in forte espansione, il gruppo ha annunciato l'accordo tra IDS e Graal Tech S.r.l, azienda italiana di riferimento nella meccatronica sottomarina

Pierroberto Folgiero

In occasione del "Deepdive - Analyst and Investor Underwater Day" che si è svolto ieri a Milano, Fincantieri ha presentato alla comunità finanziaria una visione strategica di lungo periodo sullo sviluppo della subacquea, delineando un percorso di crescita industriale chiaro, ambizioso e già in fase avanzata di attuazione.

Il segmento, che nel 2024 ha inciso per circa il 4% dei ricavi del Gruppo, è destinato a raddoppiare, raggiungendo l'8% nel 2027, con ricavi attesi di circa 820 milioni di euro e un EBITDA stimato di 152 milioni, con un margine EBITDA prossimo al 19%. I risultati previsti per il 2025 e il 2026 confermano la solidità del trend, con ricavi rispettivamente pari a circa 660 e 720 milioni di euro, e con un EBITDA margin rispettivamente del 17,4% e del 18,0%, ampiamente a premio rispetto alle attività tradizionali di shipbuilding.

La subacquea rappresenta oggi un dominio chiave per la sicurezza, l'energia, l'osservazione ambientale e le comunicazioni sottomarine. Fincantieri si propone come attore guida nello sviluppo di questa nuova infrastruttura strategica, facendo leva sulla propria capacità di integrare competenze complesse e asset industriali ad alta intensità tecnologica. Per presidiare con coerenza e visione tale trasformazione, il Gruppo ha creato il Polo Tecnologico della Subacquea, struttura industriale integrata che coordina tutte le attività legate ai sistemi civili, militari e dual use, attraverso una regia unica in grado di garantire presidio dei mercati e internalizzazione delle soluzioni tecnologiche distintive ad alto valore aggiunto.

Il segmento della subacquea riunisce sotto un'unica regia le capacità maturate dal Gruppo nella progettazione e costruzione di sottomarini, le tecnologie di WASS Submarine Systems nel campo degli effettori e della sensoristica acustica, il patrimonio di IDS – Ingegneria dei Sistemi nei sistemi unmanned, radar e di comunicazione avanzata, e le competenze di Remazel Engineering nei sistemi top-side per il rilascio, il recupero e l'interfacciamento operativo di veicoli autonomi.

Il mercato globale di riferimento del settore underwater è stimato in circa 50 miliardi di euro all'anno, con una componente accessibile per Fincantieri pari a circa 22 miliardi annui. In questo contesto il Gruppo si posiziona come motore della trasformazione subacquea, offrendo soluzioni integrate che vanno dalla difesa alla sicurezza infrastrutturale, dall'energia offshore fino all'acquacoltura e al mining sottomarino.

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, ha dichiarato che "il consolidarsi di una domanda trasversale nei settori della difesa, del dual-use e delle applicazioni civili rende la subacquea una priorità strategica per governi e industrie. In questo scenario, Fincantieri è pronta a trasformare il proprio vantaggio competitivo in leadership industriale, mettendo a frutto l'esperienza storica del Gruppo, una visione chiara e un modello operativo integrato. Il nostro posizionamento unico come full-line player ci consente di generare scala, fertilizzazione incrociata tra segmenti e ottimizzazione del footprint industriale. Stiamo già plasmando un portafoglio coerente con le esigenze operative, sia del sistema nazionale sia dei nostri partner internazionali. La traiettoria è tracciata: rafforzare le capacità critiche, guidare l'evoluzione del settore e contribuire, con responsabilità e ambizione, alla costruzione dell'ecosistema subacqueo del futuro."

A rafforzare ulteriormente tale piattaforma tecnologica, il Gruppo Fincantieri ha annunciato oggi anche la firma di un Memorandum of Understanding tra IDS e Graal Tech S.r.l, azienda italiana di riferimento nella meccatronica sottomarina. L'accordo prevede una collaborazione in esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione di veicoli autonomi underwater di piccole e medie dimensioni, dei relativi sistemi di comando e simulazione, e la costituzione di un centro nazionale per test, qualifica e addestramento, destinato a diventare un riferimento per la formazione di nuove professionalità nell'ambito della robotica subacquea.

L'intesa consolida il ruolo di Fincantieri quale system integrator e, al contempo, di sviluppatore di tecnologie proprietarie abilitanti. Grazie a questo accordo Fincantieri conferma la propria capacità di valorizzare il tessuto industriale in cui opera e di contribuire al mantenimento e allo sviluppo del sistema paese, coinvolgendo realtà locali altamente specializzate in diversi macrosettori all'interno di progetti di grande respiro e valore.

Grazie a questa intesa, siglata da Matteo Marchiori, ceo di IDS e Andrea Caffaz, ceo di Graal Tech, le due società avviano una collaborazione commerciale su obiettivi strategici di interesse comune in ambito civile, militare e dual use. Il MoU segna l'inizio di attività di co-sviluppo tecnologico in esclusiva di veicoli underwater unmanned di medie e piccole dimensioni oltre ai relativi sistemi di controllo, modelli dinamici, piattaforme di simulazione, carichi paganti ed equipaggiamenti dedicati di monitoraggio, misura ed intervento.

Il MoU prevede, come detto, inoltre la creazione di un centro di collaudo e addestramento piloti per veicoli unmanned underwater. Il centro rappresenterà un riferimento per il territorio italiano, e consentirà di fornire servizi di test e qualifica tecnologica di sistemi, nonché attività di formazione specialistica ad alto valore aggiunto.