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11 novembre 2024, Aggiornato alle 09,00
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Politiche marittime

Sistema portuale Bari, si abbassa la soglia antimafia

Protocollo con la Prefettura. Da oggi le verifiche si estendono anche ai contratti di servizio di 40 mila euro

Ugo Patroni Griffi, presidente Adsp di Bari, e il prefetto Maurizio Valiante

Prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture, concessioni ed autorizzazioni demaniali. È l'obiettivo del protocollo di legalità sottoscritto stamattina al Palazzo del Governo di Barletta tra il Prefetto di Barletta-Andria-Trani, Maurizio Valiante, e il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Meridionale di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, Ugo Patroni Griffi. 

Il protocollo estende le verifiche antimafia anche agli affidamenti, ai contratti, alle autorizzazioni e alle concessioni demaniali anche sotto soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà, ampliando così l'azione di prevenzione e contrasto di infiltrazione della criminalità, migliorando lo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni coinvolte.

Nel dettaglio, l'Autorità di sistema portuale di Bari si impegnerà ad acquisire la comunicazione antimafia oltre che nei casi previsti dal Codice dei contratti pubblici anche per i contratti di appalto per acquisizione di servizi, forniture, lavori ed opere di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro. Procederà inoltre preliminarmente alla verifica dell'iscrizione alla "White List" (elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio), tramite consultazione dell'apposita sezione della banca dati nazionale antimafia, potendola anche pubblicare online sul sito della Prefettura, e in assenza di tale iscrizione procederà con la richiesta della comunicazione antimafia.

Nel caso in cui la Prefettura emetta un'interdittiva antimafia, l'Autorità di sistema portuale, oltre a procedere alla risoluzione immediata ed automatica del contratto, applicherà anche una penale a titolo di liquidazione del danno pari al 15 per cento del valore del contratto. 

«Il protocollo di legalità è un ulteriore esempio di come la squadra Stato intende rafforzare le proprie strategie per osteggiare il fenomeno criminale e le infiltrazioni mafiose nell'economia legale, ampliando il più possibile la platea dei soggetti coinvolti nella gestione e realizzazione delle opere pubbliche», commenta il prefetto Valiante. «Vogliamo assicurare – continua -  la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell'economia, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza. La tendenza della criminalità organizzata di penetrare i principali settori dell'economia legale, ed in particolare quello degli appalti pubblici, proprio in periodi di particolare congiuntura economica negativa, richiede infatti l'innalzamento della soglia di attenzione da parte delle istituzioni, attraverso iniziative ed interventi preventivi, utili proprio ad impedire tali infiltrazioni». 

Per Patroni Griffi è «uno strumento importante che mira a garantire, soprattutto in un periodo di congiuntura economica difficile come quello che stiamo vivendo, legalità, trasparenza e snellimento dell'attività amministrativa, promuovendo il rispetto della disciplina antimafia e migliorando l'interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni interessate. Attraverso il documento, ampliamo in maniera esponenziale l'azione di prevenzione e contrasto di eventuali tentativi di infiltrazione criminale nelle procedure di affidamento, contratti, autorizzazioni e concessioni, anche demaniali, al di sotto della soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà».

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