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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,02
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Sardegna, nuovo regolamento per le ditte di area portuale

L'ordinanza, pubblicata sull'Albo Pretorio, riguarda le aziende che operano in regime di articolo 68

Porto di Olbia

Semplificazione burocratica e riduzione dei costi di iscrizione al registro per i soggetti titolari di attività industriali, artigianali e commerciali che operano nelle aree portuali. Questo l'obiettivo dell'ordinanza n. 40 del 2019, pubblicata sull'Albo Pretorio online, con cui è stato ufficializzato il nuovo regolamento unico sull'articolo 68 dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, che sarà operativo dal primo gennaio 2020. Attraverso l'unificazione e l'armonizzazione delle differenti disposizioni finora in vigore nei porti di competenza, il provvedimento pone fine alla frammentazione normativa che, fino ad oggi, prevedeva ben cinque regimi differenti per i porti delle ex Autorità Portuali e per quelli di nuova acquisizione precedentemente amministrati dalla Capitaneria di Porto. 

D'ora in poi, spiega l'Authority portuale, le imprese che opereranno nelle aree ricadenti nella circoscrizione dell'Ente potranno, innanzitutto, procedere – con una sola istanza – all'iscrizione in un Registro unico e, in caso di esito favorevole delle verifiche di legge, svolgere la propria attività in tutti i porti di competenza dell'AdSP (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Oristano, Golfo Aranci, Portovesme e Santa Teresa Gallura) con una singola autorizzazione della durata di tre anni. 

Altra novità, prettamente economica, riguarderà soprattutto la riduzione degli oneri che ciascun operatore andrà a sostenere. Il costo annuale medio complessivo (che comprende anche le imposte di bollo) per ciascuna impresa sarà pari a 110 euro, con un risparmio che oscilla tra il 4 ed il 16 per cento rispetto alla vecchia procedura. Per le ditte iscritte contemporaneamente a più registri, invece, il risparmio potrà raggiungere anche il 55 per cento. Tutti i pagamenti, relativi agli oneri istruttori, potranno essere effettuati direttamente attraverso il sistema Pago Pa, mentre, per l'assolvimento dei bolli potrà avvenire virtualmente, consentendo così agli uffici competenti l'abbattimento dei tempi di lavorazione delle pratiche e la riduzione del cartaceo.  

Tale innovazione, infine, consentirà la generazione di un unico flusso informativo tra uffici Lavoro Portuale, Security, Autorità Marittima e Forze dell'Ordine, diventando, nel contempo, propedeutica alla realizzazione del sistema di automazione dei varchi d'accesso in porto. "Dopo il regolamento sulle concessioni demaniali, approvato dal Comitato di Gestione lo scorso anno, con quello unico sull'articolo 68 aggiungiamo un ulteriore tassello al processo di armonizzazione delle pratiche che riguardano l'utenza portuale che darà i suoi effetti a partire dal 1 gennaio 2020 – spiega Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna – Finalmente consentiremo alle ditte che operano in tale regime di poter effettuare un'unica iscrizione al registro dell'Ente ed accedere, previa autorizzazione, a tutti i porti di competenza con un titolo unico. Un'ottima innovazione che abbatterà tempi, burocrazia e, soprattutto, i costi che le imprese andranno a sostenere per poter operare nelle aree di nostra competenza".    
 

Tag: porti