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02 dicembre 2024, Aggiornato alle 15,40
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Infrastrutture

Salerno porto sostenibile: presentati i risultati del monitoraggio ambientale

Le emissioni registrate nello scalo campano sono ampiamente al di sotto dei limiti normativi


Si è tenuta ieri, alla Stazione Marittima di Salerno, Prospettive e sostenibilità ambientale del porto di Salerno, una conferenza stampa organizzata dall'Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale insieme al consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.Ri., Università di Salerno e Università di Napoli Federico II), che sta monitorando da circa cinque anni la qualità dell'aria e il livello del rumore del Porto campano. Una campagna di monitoraggio ambientale effettuata con la collaborazione, per la validazione dei dati, dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC).

La conferenza stampa ha visto i saluti introduttivi del Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto; del presidente dell'AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata; e del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Ad essi sono seguiti gli interventi di Stefano Sorvino, direttore generale dell'ARPAC; di Giuseppe Grimaldi, segretario generale dell'AdSP del Tirreno Centrale; e di Vincenzo Belgiorno, professore ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell'Università degli Studi di Salerno e curatore della campagna di monitoraggio, che ha illustrato nel dettaglio i risultati.

Il monitoraggio ambientale
La campagna di monitoraggio ambientale per il porto di Salerno è iniziata a marzo del 2019 ed è ancora in corso. I risultati sono più che buoni. Tutti i valori misurati (più avanti, maggiori dettagli) sono ampiamente al di sotto dei limiti normativi. Nel corso del monitoraggio – che avviene in continuo, più volte al minuto - l'andamento dei valori medi è rimasto invariato. In sintesi, l'attività del porto di Salerno non impatta sulla buona qualità dell'aria della città. Lo Scalo commerciale si trova anche in un golfo ampiamente ventilato: le direzioni preferenziali del vento risultano ortogonali alla linea di costa, favorendo la dispersione di quelle poche emissioni, comunque sotto controllo, derivanti dalle attività portuali, senza quindi produrre un impatto significativo per l'area urbana.

Nove elementi
I parametri monitorati hanno riguardato nove elementi: polveri sottili, ossidi di azoto, ozono, anidride solforosa, monossido di carbonio, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, metalli (nichel, cadmio e arsenico), e infine condizioni meteoclimatiche. Tutti questi fattori sono stati rilevati tramite sei punti di monitoraggio: tre all'interno del porto (Varco Ponente, Varco Trapezio e Molo 3 Gennaio) e tre nelle aree urbane (Piazzale San Leo, via Benedetto Croce e Piazza Umberto I). Sono state utilizzate tre stazioni fisse per il monitoraggio delle emissioni più una mobile di tipo «seedAIR» per il monitoraggio della qualità dell'aria. Sia le stazioni fisse che il laboratorio mobile, essendo stati appositamente progettati per la ricerca scientifica avanzata e il monitoraggio della qualità dell'aria, sono dotati di strumentazioni di elevato livello scientifico e pronti per un'eventuale pubblicazione scientifica.

Contestualmente, è stato attrezzato un sistema di alert coordinato e messo a punto da AdSP, CUGRi, Comune, Capitaneria e ARPAC. Si tratta di uno strumento fondamentale per segnalare immediatamente lo sforamento di un parametro ambientale da una delle stazioni di rilevamento: nel momento in cui vengono superati i limiti normativi, un sistema di chatting (sms, whatsapp, per esempio) segnala l'evento rendendo possibile, con una procedura specifica, analizzare velocemente la causa dell'alterazione.

La campagna di analisi e monitoraggio è indirizzata dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, in riferimento alle necessità di monitoraggio dei cantieri per alcuni lavori di riqualificazione e miglioramento delle infrastrutture portuali, ragion per cui l'AdSP ha avviato da alcuni anni un'intensa attività di monitoraggio della qualità dell'ambiente acustico e atmosferico del sistema portuale salernitano e delle aree urbane limitrofe. Per avere altre informazioni sul progetto di monitoraggio del CUGRi-ARPAC per il porto di Salerno c'è un sito dedicato, MAPSA - Monitoraggio Ambientale del Porto di SAlerno, mapsa.it - Monitoraggio dei comparti Atmosfera e Rumore dei lavori di dragaggio dei fondali del Porto commerciale e del canale di ingresso e di allargamento dell'imboccatura portuale.

I commenti
«Il porto di Salerno è uno scalo in salute – ha assicurato il presidente Annunziata – e questi ottimi risultati che riguardano l'ambiente e l'aria che respiriamo mostrano anche che è un porto che non inquina. È in costante crescita e, grazie ai finanziamenti del Pnrr, potrà ulteriormente svilupparsi». Il segretario generale Grimaldi ricorda che si sta procedendo nei tempi previsti alla concreta attuazione degli interventi finanziati dalPnrr che, per il Porto di Salerno, «riguardano il prolungamento del Molo Manfredi, gli interventi al Molo Ponente e Molo Levante, il completamento del dragaggio ed infine l'elettrificazione delle banchine, il cosiddetto cold ironing».

Tag: porti - salerno