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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Rotte sicure, firmato il decreto anti-inchini

Fissato a due miglia dalla costa e dalle riserve naturali il limite di distanza per il transito delle grandi navi. Le compagnie di navigazione avrebbero preferito l'accordo volontario


I ministri dell'Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera, hanno firmato ieri il decreto "rotte sicure", che fissa un limite di 2 miglia oltre il quale le grandi navi non possono avvicinarsi sotto costa o in prossimità delle aree protette di rilevante valore paesaggistico, come la laguna di Venezia e i cosiddetti "santuari" dei cetacei presenti tra Sardegna, Liguria e Francia. Il provvedimento, definito anche "anti-inchini" , fissa limiti precisi al transito in base alla stazza delle navi. Quello di due miglia, in particolare, vale per i giganti del mare, superiori alle 500 tonnellate, che dovranno quindi tenersi a debita distanza dalle riserve naturali, aree considerate di elevata fragilità ambientale. In queste zone le navi dovranno adottare sistemi di ritenuta del carico per garantirne la massima tenuta e stabilità, così da scongiurare perdite accidentali. Mentre nella laguna di Venezia il decreto dispone il divieto di transito nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca già per le navi superiori a 40mila tonnellate. Ma in questo caso il divieto scatterà non appena le autorità marittime avranno individuato vie alternative di transito. Il ministro Clini sottolinea che il decreto, oltre ad avere l'obiettivo di evitare il ripetersi di incidenti come quello della Concordia all'isola del Giglio, applica quanto previsto (ma mai realizzato) da una legge del 2001 sul trasporto marittimo. Nei giorni precedenti all'emissione del decreto, il ministro aveva incontrato il presidente di Confitarma, Paolo d'Amico, e un rappresentate dell'European Cruise Council per ascoltare il loro parere sulla scrittura della nuova norma. Gli armatori avevano comunque già chiarito di preferire un accordo volontario per regolare la materia.