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13 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,20
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Eventi - Logistica

Riforma doganale, Fedespedi: "Necessari e urgenti i correttivi al decreto"

A Milano si è tenuta l'ottava edizione del convegno sul tema, quest'anno dal titolo "Le nuove frontiere della dogana tra innovazione e compliance"

Alessandro Pitto

Si è tenuta a Milano l'ottava edizione del convegno doganale di Fedespedi - quest'anno dal titolo "Le nuove frontiere della dogana tra innovazione e compliance" – e dedicato alle novità e criticità della riforma doganale. I lavori sono stati aperti dal presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto: "Ringraziamo l'Agenzia delle Dogane che si è mostrata attenta ad intercettare le istanze degli operatori ed è impegnata con spirito pragmatico a veicolare chiarimenti per un'applicazione misurata delle disposizioni. Tuttavia, riteniamo necessario e urgente porre in atto dei correttivi alla riforma tramite gli emendamenti che stiamo presentando insieme con Confetra che possano tutelare i fornitori di servizi doganali e evitare il rischio di distorsione dei traffici che abbiamo segnalato".

Fabrizio Vismara, direttore del centro di ricerca in diritto doganale dell'Università Insubria ha guidato la tavola rotonda in cui sono intervenuti il presidente di Confetra Carlo De Ruvo, Filippo Mancuso – customs expert in Assonime, Roberta Bardi e Nunzia Lafiandra del team AEO di Agenzia delle Dogane e Ciro Spinelli, vicepresidente Fedespedi con delega agli affari legali che ha sottolineato: "La novella legislativa espone il settore industriale del freight forwarding al rischio di incorrere in contenziosi di tipo penale e restituisce un impianto sanzionatorio punitivo  che introduce una distanza tra il legislatore e la comunità degli operatori, aggravata dal mancato coinvolgimento delle rappresentanze associative che, nello spiegare la concreta operatività doganale attuale, avrebbero potuto dare spunti di riflessione sopratutto in materia di esimenti ossia non punibilità del freight forwarder". Considerata la norma già vigente - ha aggiunto Spinelli - sarebbe auspicabile ai fini della tutela degli operatori che l'Agenzia delle Dogane costruisse grazie anche al contributo di professionalità degli operatori di settore e delle rappresentanze delle Linee guida per la mitigazione del reato di contrabbando".