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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Eventi

Ricerca oceanografica, due progetti a Napoli

Li promuove l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Cnr


L'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (Iamc) del Cnr di Napoli vara due importanti progetti di ricerca oceanografica. Si chiamano PiTAM e STIGEAC ed entrambi fanno parte di Parfamar: costellazione di cinque progetti di tecnologia e ricerca scientifica per il mare ammessi al finanziamento del Programma Pon Ricerca & Competitività 2007 – 2013. "Obiettivo comune ai due progetti – spiega Ennio Marsella, dirigente di ricerca presso l'Iamc - è potenziare la capacità di ricerca dell'Italia Meridionale, costruire e innovare attrezzature che consentano un rilievo in mare più efficace di quanto non sia possibile oggi". Si tratta di un progresso fondamentale per far fronte alle sempre più frequenti emergenze in ambiente marino. Ad esempio se c'è l'urgenza di misurare l'inquinamento delle acque a seguito del danneggiamento di una petroliera si ha la necessità di integrare attrezzature diverse e questo può rallentare l'operatività.

L'obiettivo tecnologico
L'obiettivo di PiTAM e STIGEAC è produrre piattaforme tecnologiche dove alloggiare un insieme di laboratori già pronti e calibrati che possano rispondere rapidamente a queste esigenze. Strutture resilienti e modulari: laboratori pronti a intervenire, autosufficienti ma in grado di stare in sistema e in rete tra loro. La fase di ricerca progettuale va di pari passo con quella didattica perché è fondamentale formare una generazione di operatori altamente specializzati per far fronte alle richieste di chi opera con le nuove tecnologie: "Oltre allo sviluppo tecnologico – prosegue Marsella - puntiamo infatti anche sulla formazione di giovani: ad esempio in questo momento c'è una grande richiesta nel mondo di operatori che possano agire sui droni marini e sui droni con carico da 20kg e quindi c'è una nuova generazione di tecnici/ricercatori che si sta formando proprio nell'ambito di questo progetto".

Il progetto di formazione
Ricerca, progettazione, innovazione tecnologica e formazione: con i progetti PiTAM e STIGEAC, l'Iamc di Napoli integra tutti questi passaggi coordinandoli, concretizzando un percorso di trasferimento tecnologico completo. Intervenendo su due variabili critiche dell'economia del Mezzogiorno: il gap tecnologico e l'occupazione. Il percorso formativo, in fase conclusiva, ha accostato alle lezioni in aula l'esperienza pratica, attraverso l'affiancamento a ricercatori e professori dell'amc e dell'Università Parthenope di Napoli e trasferte presso i cantieri dove si stanno realizzando le piattaforme e i laboratori tecnologici. Al termine dei tre percorsi formativi (uno per il progetto PiTAM rivolto ai diplomati, e due per il progetto STIGEAC, rispettivamente STIGEAC OB2 rivolto ai diplomati e STIGEAC OB3 rivolto ai laureati) è previsto un work-shop conclusivo in cui gli stagisti, insieme al responsabile della formazione (Luciana Ferraro, Iamc – Cnr Napoli) e al personale impegnato nei progetti di ricerca, presenteranno e discuteranno gli obiettivi raggiunti.

L'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (direttore Laura Giuliano) è costituito da una sede (porto di Napoli), cinque unità organizzative di supporto (Taranto, Oristano, Capo Granitola, Messina e Mazara del Vallo) e una sede secondaria di servizio (laboratorio di Biologia Marina a Castellamare del Golfo) che tradizionalmente si occupano di tematiche inerenti le scienze del mare segnatamente ad aspetti di biologia, chimica, fisica e geologia ed a studi sulle risorse rinnovabili (pesca ed acquacoltura) e sulle tecnologie marine.