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02 maggio 2024, Aggiornato alle 17,44
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Logistica

Rete Ten-T, Commissione Trasporti approva le nuove regole

Il piano punta entro il 2030 a creare una rete logistica interna più veloce e fortemente ferroviaria, con l'ultimo miglio affidato ai mezzi pesanti. Più mobilità ai mezzi militari che transitano nei Paesi membri


Con 44 voti favorevoli, un astenuto e nessun contrario, giovedì scorso la Commissione per i Trasporti e il turismo dell'Unione europea ha adottato la sua posizione sulla revisione delle norme sui trasporti transeuropei (TEN-T). È il piano dell'Ue per costruire una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali del continente. Un assetto che nella logistica dei trasporti ha a che fare anche con l'intermodalità, che secondo i più recenti studi è ancora lontana dal concretizzarsi. Gli attuali progetti TEN-T vanno dall'asse Baltico, che collega Helsinki e Varsavia, al tunnel di base del Brennero, che collega Austria e Italia, passando per la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. Per la prossima settimana è previsto il via libera al piano da parte del Parlamento europeo in sessione plenaria.

Trasporto sostenibile: intermodalità
Per la Commissione il trasporto intermodale dovrebbe essere effettuato principalmente su rotaia, fiumi e trasporto marittimo a corto raggio, mentre qualsiasi tratto iniziale e finale - il cosiddetto ultimo miglio - può essere effettuato su strada. Ciò dovrebbe tradursi in un piano che al 2030 dovrebbe avere ferrovie completamente elettrificate, con treni passeggeri che viaggiano alla velocità di almeno 160 km/h e quelli merci ad almeno 100 km/h, transitando nelle frontiere interne dell'Ue in meno di 15 minuti. I deputati chiedono agli Stati membri di adottare piani di mobilità urbana sostenibile entro la fine del 2025 per integrare diverse modalità di trasporto, tra cui la bicicletta o la cosiddetta mobilità attiva, ridurre la congestione e migliorare la sicurezza stradale. Questo piano dovrebbe diventare per gli Stait membri una delle condizioni per ottenere finanziamenti europei.

Nessun ritardo
I deputati ribadiscono la necessità di completare i principali progetti di infrastrutture di trasporto entro la fine del 2030 sulla rete TEN-T ed entro la fine del 2050 sulla rete continentale, eliminado le strozzature, aggiungendo i collegamenti mancanti. Per incentivare un rapido avvio di questi progetti i deputati sostengono l'introduzione di una scadenza intermedia del 2040. In caso di ritardo significativo, Commissione europea dovrebbe avviare immediatamente una procedura di infrazione e ridurre o sospendere i finanziamenti.

Partenariato con paesi terzi e mobilità militare
A seguito della guerra della Russia contro l'Ucraina, la Commissione europea per i trasporti ha appoggiato il taglio dei progetti di infrastrutture di trasporto con Russia e Bielorussia e il rafforzamento invece del partenariato con Ucraina e Moldavia. I deputati chiedono inoltre che i governi dell'Ue escludano le imprese di paesi terzi dalla partecipazione ai grandi progetti TEN-T se la Commissione li ritiene un rischio per la sicurezza. Inoltre, durante la costruzione o l'aggiornamento delle infrastrutture TEN-T, i paesi dell'Ue dovrebbero garantire il trasferimento continuo di truppe e materiale militare. Entro un anno dall'entrata in vigore delle nuove norme la Commissione condurrà uno studio sui movimenti su larga scala con breve preavviso per facilitare la pianificazione della mobilità militare.

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