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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Politiche marittime

Protezione dell'ambiente marino, protocollo tra Guardia Costiera e Ispra

L'accordo mira allo sviluppo, l'implementazione e l'esecuzione di attività, metodologie, procedure, conoscenze, prodotti e innovazioni finalizzate alla gestione sostenibile delle risorse

Nella foto, Nicola Carlone (a sin.) e Stefano Laporta

L'ambiente marino e costiero costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto, salvaguardato e ripristinato, per preservarne biodiversità e vitalità, attraverso azioni costanti di monitoraggio, gestione e controllo, in adempimento di normative europee, quali la Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino, la cui attuazione può essere resa più efficace ed efficiente con una accresciuta condivisione di informazioni ed esperienze. Con questo obiettivo, il presidente dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Stefano Laporta e il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Nicola Carlone, hanno firmato a Roma un protocollo d'Intesa, della durata di tre anni, per consolidare la collaborazione tra le parti per la salvaguardia dell'ambiente marino e costiero, attraverso attività congiunte di monitoraggio e accertamento con l'impiego di mezzi e personale specializzato.

Il protocollo mira a perseguire lo sviluppo, l'implementazione e l'esecuzione di attività, metodologie, procedure, conoscenze, prodotti e innovazioni finalizzate alla salvaguardia ambientale, alla gestione sostenibile delle risorse marine e allo svolgimento dei relativi controlli. Promuove, altresì, il potenziamento del profilo specialistico delle componenti tecnico operative, incrementando le rispettive capacità tecniche e conoscenze nel settore ambientale.

In particolare, tra le attività oggetto di collaborazione previste dal protocollo sono ricomprese quelle finalizzate al conseguimento del buono stato dell'ambiente marino; al monitoraggio e controllo nei siti di bonifica di interesse nazionale ricadenti in ambito marino-costiero e in aree portuali; alla valutazione dello stato della biodiversità marina; al monitoraggio della presenza di specie aliene marine e di altri organismi acquatici pericolosi per la salute umana, l'ambiente e l'economia, alla vigilanza, controllo ed accertamento delle violazioni ambientali (in materia di macro e micro rifiuti, scarichi ed emissioni in atmosfera), alla collaborazione nell'ambito delle emergenze derivanti da inquinamenti marini e costieri, nonché alle attività di formazione e analisi di laboratorio. Entrambi forniranno un supporto operativo, logistico e di trasmissione di dati ambientali riferiti all'attività svolta in ambito marino costiero.