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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Porto di Monfalcone, siglato accordo quadro sulle concessioni

Comitato di gestione approva la cornice con cui affidare nuove aree a CETAL, Compagnia Portuale Monfalcone, MArterNeri e F.lli Midolini, per un totale di oltre 500 mila metri quadri

Il porto di Monfalcone

Nuovo passo avanti per il perfezionamento dell'assetto dell'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Orientale. Approvato all'unanimità, nella seduta odierna del Comitato di gestione, l'accordo quadro relativo alle concessioni del porto di Monfalcone, dopo aver incassato l'ok della Commissione consultiva e dell'Organismo di partenariato.

L'accordo è imprescindibile per avviare le concessioni agli operatori portuali, i quali hanno dato il placet all'iniziativa. Potranno disporre di aree per una durata di 12 anni. A Portorosega convivono, oltre a una zona di banchina pubblica, aree demaniali e aree patrimoniali dell'Autorità di sistema portuale derivate dall'acquisto dell'Azienda Speciale per il porto di Monfalcone. Il documento approvato armonizza quindi tutti gli aspetti, come le durate delle concessioni, i canoni da pagare e le autorizzazioni necessarie.

Nelle intenzioni dell'autorità portuale, nei prossimi anni Monfalcone dovrà spingere sull'intermodalità ferroviaria seguendo il modello Trieste. In futuro, con il processo di demanializzazione delle aree attualmente ancora patrimoniali, vi saranno ulteriori allargamenti a beneficio degli operatori.

I primi a firmare le concessioni con l'autorità portuale che fa capo a Trieste saranno CETAL, Compagnia Portuale Monfalcone, MArterNeri e F.lli Midolini, dove verranno inseriti gli interventi infrastrutturali da loro proposti, insieme ai sottoservizi relativi a ciascuna area, seguendo i piani di impresa. Godranno rispettivamente di 95,800 metri quadri (CETAL), 197,800 metri quadri (CPM), 120,135 metri quadri (MarterNeri) e 94 mila metri quadri (Midolini). 

Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Orientale, spiega che è stato portato a termine «un lavoro importante durato due anni. Dopo vari ricorsi e polemiche, si arriva ad un accordo quadro che definisce quale sarà il futuro assetto concessorio e di aree all'interno del porto, con perfetta armonia di tutte le parti pubbliche e private.  Da oggi diamo finalmente la sicurezza agli operatori di Monfalcone, rispetto alla loro visione di sviluppo e alle loro ipotesi di investimento».

Gli operatori avranno trenta giorni di tempo dalla firma dell'accordo per presentare i propri progetti di fattibilità tecnico economica, i piani d'impresa, i modelli SID ed i rilievi celerimetrici, al fine di formalizzare gli atti di concessione/locazione/diritto di superficie relativi a ciascuna area.