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26 aprile 2024, Aggiornato alle 11,57
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Porto di Livorno, quest'anno cresce solo il traffico di prodotti forestali

Tra gennaio e settembre gli ingressi dei mezzi pesanti sono stati mediamente 3 mila in meno. Cellulosa, carta e legname salgono a 1,3 milioni di tonnellate movimentate

Il porto di Livorno (mr. Ξ/Flickr)

Tra gennaio e settembre di quest'anno nel porto di Livorno sono stati registrati 317,608 ingressi in porto, con un calo dell'8 per cento rispetto ai 345,361 dello stesso periodo del 2019.

Lo certifica l'Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale, elaborando i dati degli accessi degli autotrasportatori dai varchi pubblici doganali dov'è in funzione il GTS3, il sistema automatizzato che controlla in modo puntuale tutti i mezzi e le persone che transitano dai varchi Galvani, Valessini, Zara e Darsena Toscana, registrando durante il transito la targa anteriore e posteriore, la foto del veicolo, il numero del contenitore, i dati anagrafici e la foto degli operatori. La media mensile è passata dai 38,373 accessi del 2019 ai 35,290 di quest'anno. Si tratta quindi di oltre 3 mila ingressi in meno al mese.

L'unico traffico cresciuto è quello dei prodotti forestali che (cellulosa, rotoli carta Kraft e legname), pari a quasi 1,3 milioni di tonnellate movimentate, in aumento del 4 per cento rispetto al periodo gennaio-settembre 2019.

La crisi determinata dalla pandemia in atto, che ha determinato traffici in calo in molti settori, ha ovviamente avuto ripercussione anche sulla categoria degli autotrasportatori. Entrando nel dettaglio, la flessione degli accessi è risultata del 6,8 per cento per il varco Galvani e del 15,5 per cento per il varco Darsena Toscana mentre per i varchi Valessini e Zara c'è stata un crescita degli ingressi del 6,4 per cento.

I decrementi degli accessi al varco Darsena Toscana e al varco Galvani sono ovvia conseguenza del calo registrato in questi primi nove mesi dell'anno dal porto nel settore contenitori da/per l'hinterland (-9,6%) e nella movimentazione di mezzi rotabili (-12,6%). Per i varchi Valessini/Zara, dal quale si accede ai principali terminal che movimentano prodotti forestali in break-bulk, gli accessi degli autotrasportatori sono invece risultati complessivamente in aumento (+6,4%) pari a quasi 4 mila ingressi in più. 

La ripartizione percentuale degli accessi tra i varchi evidenzia inoltre che dal varco Darsena Toscana transitano il 38,5 per cento degli autotrasportatori in ingresso al porto (41,8% nel 2019) mentre la quota percentuale del varco Galvani è rimasta pressoché stazionaria al 40,7 per cento.  Il restante 14,4 per cento degli autotrasportatori accede al porto dal varco Valessini ed il 6,4 per cento dal varco Zara.

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Tag: livorno