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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Porto di Livorno, aumenta il traffico ferroviario

Più 35,8 per cento nel 2022. La quota dei container movimentati raggiunge il 18 per cento

(Schnitzel_bank/Flickr)

Forte crescita del traffico ferroviario nel porto di Livorno, che chiude il 2022 con un incremento del 35,8 per cento del numero complessivo dei treni terminalizzati, per un totale di 2,817 treni  e 47,412 carri. È quanto emerge dall'analisi dei dati sull'attività di manovra ferroviaria nel porto preparati dal centro statistiche dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale. Nel comprensorio i treni sono stati 3,468, con un incremento su base annuale del 30,4 per cento. I carri sono stati 54,217 (+ 22,6%).

L'analisi per tipologia merceologica restituisce un quadro altrettanto confortante. Sul fronte del traffico container i treni in entrata e in uscita dall'Interporto Vespucci e dai terminal Lorenzini e Terminal Darsena Toscana sono stati 2,430, il 39 per cento in più rispetto ai valori del 2021. Presso la sola struttura interportuale sono stati movimentati 262 treni, con un aumento percentuale del 31,7 per cento sull'anno precedente. La modalità ferroviaria rappresenta oggi oltre il 18,7 per cento della domanda complessiva di traffico container nel porto. Nel 2021 la quota rail si attestava attorno al 17,2 per cento del totale. Per quanto riguarda i prodotti forestali: sono arrivati e partiti dai terminal di riferimento (Marterneri e Cilp) 257 treni, con un incremento del 16 per cento sul 2021. La quota rail di questo traffico ha toccato il 10,3 per cento del totale.

Passando al traffico ferroviario di auto nuove, nel 2022 sono transitati dai terminal di riferimento 152 treni, con un aumento del 130 per cento su base annuale. La modalità di trasporto ferroviario di questa merce rappresenta ad oggi il 2,8 per cento del traffico complessivamente movimentato dal porto.

Sul traffico rinfusiero e, in particolare, cerealicolo, la modalità ferro non risulta essere stata particolarmente battuta nell'anno appena trascorso. I treni arrivati e partiti dal porto nell'anno sono stati 10, con un decremento del 77 per cento sul 2021.

Infine, per quel che concerne le rinfuse liquide, nel 2022 Costiero Gas, Eni e Neri Depositi Costieri hanno visto arrivare e partire dai propri terminal 531 treni, 31 in più rispetto all'anno precedente. La quota rail per questo traffico ha toccato il 3,9 per cento del totale.

Nel porto di Piombino si è invece fatta sentire la crisi del polo industriale piombinese e dei suoi stabilimenti storici, Jsw Steel Italy e Liberty Magona. Nell'anno appena trascorso sono stati movimentati 345 treni, il 35,4 per cento in meno rispetto al 2021. 4.693 i carri, il 56,1 per cento in meno su base annuale.

A dicembre scorso l'autorità portuale ha ricevuto lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare degli interventi di riorganizzazione e potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria dei porti di Livorno e Piombino. In tutto verranno investiti 70 milioni di euro, una quota parte dei quali da destinare, a Livorno, alla realizzazione di un nuovo terminal ferroviario presso il terminal crociere e all'ammodernamento dei binari in due aree nevralgiche dello scalo portuale: quella dei prodotti forestali e quella delle autostrade del mare e del traffico multipurpose. A Piombino si prevede invece di realizzare un nuovo raccordo base per collegare le attuali aree operative portuali/retroportuali e le nuove banchine all'infrastruttura ferroviaria nazionale e di realizzare nuovi binari, ove possibile a modulo 750, a servizio delle nuove banchine.

Fondamentale, poi, a livello di sistema, la connessione ferroviaria tra l'Interporto Vespucci e il porto di Livorno. L'opera dello scavalco, i cui lavori sono cominciati nel 2022, verrà ultimata nel 2024. Nel frattempo verranno portati avanti i lavori per la realizzazione del collegamento tra l'Interporto Vespucci e la linea PisaCollesalvetti-Vada, opera del valore di 160 milioni di euro, interamente coperta dal contratto di programma RFI-MIMS 2022-2026 e di cui si prevede di completare l'iter procedurale/ambientale nell'anno in corso.

«I dati statistici del 2022 riferiti al traffico ferroviario parlano di un sistema portuale a due velocità: se Livorno continua a crescere, Piombino risulta chiaramente in affanno a causa della situazione di difficoltà in cui si trova il settore siderurgico», commenta il presidente dell'autorità portuale di Livorno, Luciano Guerrieri. «Nel 2023 raddoppieremo gli sforzi per favorire ulteriormente il trasferimento di merce oggi movimentata solo su gomma. Questa amministrazione non ha mai trascurato l'importanza strategica dell'intermodalità. Il nostro obiettivo è quello di rendere ancora più performante il nostro sistema portuale, grazie al potenziamento delle connessioni ferroviarie e a una dotazione infrastrutturale ancora più avanzata.

Tag: livorno - ferrovie