|
adsp napoli 1
29 aprile 2024, Aggiornato alle 08,20
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Porto di Gioia Tauro, ok dei Lavori Pubblici al Piano regolatore

Passa l'adeguamento tecnico-funzionale (non è una variante), permettendo di uniformare i dragaggi a meno 18 metri

Il porto di Gioia Tauro

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l'adeguamento tecnico funzionale al Piano regolatore del porto di Gioia Tauro. Obiettivo della richiesta, strutturata dall'Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, è quello di avviare i lavori di approfondimento e consolidamento del canale portuale lungo la banchina di levante, nei tratti A, B e C.

L'adeguamento si è reso necessario per offrire allo scalo portuale una maggiore e uniforme profondità dei fondali lungo l'intero canale, finalizzata ad ampliare la competitività del porto, primo scalo di transhipment d'Italia, nelle rotte transoceaniche che vedono lo scalo di Gioia Tauro essere leader tra i principali approdi di riferimento nel settore del transhipment all'interno del circuito internazionale del Mediterraneo. Considerate, quindi, le dimensioni delle portacontainer, tra le più grandi al mondo, che scalano le acque del porto di Gioia Tauro, l'intervento è fondamentale per adeguare l'infrastruttura portuale alle nuove esigenze di navigazione e alle mutate dimensioni della flotta globale, sempre più animata dai cosiddetti giganti del mare.

Attraverso l'adozione dell'adeguamento tecnico-funzionale si potrà, così, procedere ad avviare i lavori di consolidamento e di approfondimento del canale portuale a 18 metri anche nel tratto A, che ha una lunghezza di 783 metri, nel tratto B (457 metri) e nel tratto C (645 metri), che al momento hanno quota 16 metri.

Si tratta di modifiche non sostanziali che, per la loro natura, non comportano una variante al Piano regolatore portuale, ma che incidono sull'adeguamento dell'assetto plano-altimetrico e batimetrico delle opere previste nel piano regolatore portuale per perseguire specifici obiettivi, mantenendo comunque le stesse scelte strategiche. A tale proposito, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l'adeguamento tecnico funzionale delle opere previste dal Piano, in quanto rispondenti ai requisiti di fattibilità tecnica e di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti.