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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 16,22
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Politiche marittime

Porto di Civitavecchia, ripristinate le indennità per i dipendenti non dirigenti

Il 15 aprile riunione in Adsp per sottoporre al vaglio del Comitato il nuovo accordo di secondo livello

Il porto di Civitavecchia

Una soluzione alle problematiche relative alla contrattazione decentrata dei dipendenti delle Adsp, valida non solo per l'Authority di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, ma anche come modello da adottare per tutto il comparto a livello nazionale. Il presidente dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino, ha presentato così la firma del nuovo accordo di secondo livello del personale dipendente non dirigente dell'Adsp, che prevede il superamento di due precedenti delibere del Comitato di gestione.

Musolino, dopo aver ripercorso tutta la vicenda, durata oltre un anno, ha comunicato che convocherà una riunione del Comitato di gestione ad hoc il prossimo 15 aprile per sottoporre all'organo collegiale il nuovo Accordo di II livello, sottoscritto nei giorni scorsi con le parti sociali, anche a seguito della nota del ministero delle Infrastrutture dello scorso 29 marzo che non ha formulato osservazioni in merito a quanto riportato nelle premesse del nuovo testo del contratto con riferimento al cosiddetto "Emolumento Retributivo ex A.P.".

«In sostanza - ha spiegato Musolino - è stata espunta dall'articolato dell'accordo, riportandola in premessa, la parte che andava a cristallizzare delle indennità riconosciute a tutto il personale in forza alle autorità al momento della riforma del 2016 e che derivavano addirittura dalla trasformazione in Autorità Portuali degli enti pre-esistenti rispetto alla Legge 84 del 1994. Così facendo si è andati incontro alle osservazioni del Collegio dei Revisori dei Conti che aveva messo in discussione l'accordo già sottoscritto a dicembre 2022 e si è soprattutto tenuto conto delle sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che nel 2023 hanno ribadito la natura giusprivatistica del rapporto di lavoro dei dipendenti delle Adsp ai quali il Dlgs 165 sul pubblico impiego può essere applicato solo relativamente ai primi 9 articoli».

«Si tratta - continua Musolino - di una soluzione che oltre a porre fine a mesi di interlocuzioni e di confronto su una vicenda tanto sentita per il personale di questa AdSP, culminata in 5 giorni di sciopero che sono serviti da leva per tutti gli attori coinvolti, costituisce una risposta a livello nazionale per tutti i 1500 dipendenti delle Adsp. Questa volta si è riusciti a fare sistema, con una azione coordinata tra tutte le varie componenti, dal Mit ad Assoporti, fino alla Adsp, ai lavoratori e alle parti sociali, confermando, vale la pena di rimarcarlo, oltre 400mila euro di risparmio di spesa già raggiunti con l'accordo di II livello del 2022".

Dal canto suo, il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, intervenuto alla conferenza stampa insieme al segretario generale dell'associazione, Oliviero Giannotti, ha sottolineato: «Alla problematica è stata data una risposta di sistema che conferma la rilevanza della collaborazione istituzionale tra Mit, Assoporti, Autorità di Sistema, parti sociali. Inoltre, abbiamo messo in risalto il principio del fattore umano che va sempre valorizzato. Come Assoporti, vogliamo evidenziare l'impegno del Presidente dell'Adsp Pino Musolino, il quale ha contribuito efficacemente a cercare  e trovare  una soluzione nel rispetto degli interessi generali».