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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Porto di Brindisi innalza il limite aeroportuale

Inizia una promettente fase sperimentale. Il cono di atterraggio dell'aeroporto del Salento è stato arretrato, permettendo di far attraccare traghetti più alti e capienti

(Fabio Colombari/Flickr)

Inizia oggi la fase di test della direttrice pista 5/31, il cono di atterraggio che passa sul porto di Brindisi, dopo l'esecuzione dei lavori finalizzati alla modifica dell'inclinazione del sentiero di discesa. 

L'aeroporto del Salento riapre con il nuovo assetto operativo che ha comportato l'arretramento della soglia pista di circa 200 metri e che consentirà al porto di Brindisi di operare con limiti di ingombro in altezza delle navi ben diversi da quelli che sino ad oggi hanno costretto lo scalo marittimo ad una operatività condizionata da questo limite. Una volta conclusa la fase di sperimentazione, l'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) approverà definitivamente la nuova carta ostacoli che potrebbe sancire una svolta per il porto di Brindisi.

In particolare, presso le banchine di Punta delle Terrare saranno consentiti gli ormeggi e le partenze delle navi traghetto con ingombri in altezza sino a 50 metri, a fronte dei 36 metri attuali che impongono la necessità di ottenere l'emanazione di notam appositi per navi che superino tale altezza, come ad esempio le navi ro-ro di tipo Eurocargo, alte 41 metri, la cui operatività è consentita solo di giorno. 

Inoltre, grazie alla sinergia tra Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Meridionale, ENAC, Aeroporti di Puglia, ENAV, i parlamentari Anna Macina (M5S) e Mauro D'Attis (Forza Italia), anche presso tutte le altre banchine del porto saranno rivisitati i limiti ad oggi vigenti e che, con l'approvazione definitiva della nuova carta ostacoli, consentiranno, ad esempio, l'ormeggio di grandi navi da crociera alte fino a 62 metri, rispetto agli attuali 48,9, senza necessità di richiedere ed ottenere uno specifico notam.

«"Si apre oggi una nuova era per il porto di Brindisi, un risultato a cui l'ente sta lavorando da dieci anni e che ha comportato un impegno di spesa di oltre 1,3 milioni di euro per compartecipare alle spese finalizzate all'adeguamento infrastrutturale dell'aeroporto», spiega il presidente di Adsp, Ugo Patroni Griffi. «Una volta completata la sperimentazione e approvata la nuova carta ostacoli – continua – convocheremo con tutti i soggetti interessati una conferenza stampa. Si sta per chiudere il capitolo della storica interferenza tra le attività portuali ed aeroportuali e si aprirà una nuova fase che spalancherà per il porto prospettive di crescita enormi che, se accompagnate dall'adeguata infrastrutturazione dello scalo prevista dai documenti di pianificazione e programmazione dell'Ente, comporterà ricadute importanti per tutto il territorio».  

Tag: brindisi