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14 maggio 2025, Aggiornato alle 09,15
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Portacontainer, scende il prezzo del petrolio e aumenta la velocità

Secondo Alphaliner i costi ridotti del bunker si tradurranno, a breve, in un minor ricorso alla navigazione in slow steaming


Se il costo del petrolio continuerà a scendere, il settore del trasporto marittimo subirà notevoli trasformazioni nel breve-medio termine, a cominciare dalla velocità delle navi. Un vero e proprio effetto domino che la società di consulenza Alphaliner spiega così: attualmente la capacità di carico delle navi assorbita dalle misure di slow steaming - adottate dalle compagnie per far fronte agli alti prezzi del combustibile - è di circa 1,3 milioni di container teu e quindi pari circa al 7% della capacità complessiva della flotta mondiale di portacontainer. Alphaliner ha rilevato che dal 2013 questa percentuale è rimasta stabile a circa il 7% in quanto i prezzi del bunker erano attestati intorno a 600 dollari/tonnellata, mentre ora, con i prezzi del fuel in calo, i benefici economici di queste iniziative assunte dalle compagnie si riducono e ciò potrebbe indurre i vettori ad aumentare nuovamente la velocità di navigazione. A sua volta questa scelta, rileva Alphaliner, aggraverebbe l'attuale situazione di eccesso di capacità della flotta mondiale di portacontainer dato che verrebbe liberata una parte o addirittura tutta la flotta impiegata nella navigazione in slow steaming. E un tale mutamento potrebbe avere, nella prima fase, un impatto principalmente sulle navi noleggiate a tempo (Non Operating Owners), che sarebbero le più colpite dalla riduzione o azzeramento della quota di cargo impiegati a velocità ridotta.