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09 luglio 2025, Aggiornato alle 16,11
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Infrastrutture

Palermo, a dicembre la consegna di un altro pezzo di waterfront

Quello tra il molo Santa Lucia e Vittorio Veneto, all'interno di un vasto progetto di riqualificazione voluto dall'Adsp iniziato otto anni fa

Uno scorcio da via Amari del cantiere di riqualificazione del waterfront di Palermo

Un altro pezzo del nuovo waterfront di Palermo sarà pronto a dicembre prossimo, in ritardo rispetto al programma, per via delle difficoltà di reperimento degli acciai strutturali sul primo lotto del cantiere. Lo rende noto l'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Sicilia Occidentale, in occasione di un sopralluogo dei cantieri tenutosi mercoledì, occasione per il presidente dell'Adsp, Pasqualino Monti, di illustrare agli enti locali lo stato dell'arte del progetto di Interfaccia.

Nello scalo del capoluogo siciliano, dovrebbero essere realizzati quattro edifici da adibire ad attività commerciali. Spazi per i quali, una volta conclusi i lavori, verranno celebrati i relativi bandi di gara per l'affidamento. Verrà inoltre esteso lo spazio arboreo posto all'interno dell'Autorità Portuale. 

L'area è quella tra Sant'Erasmo e l'Arenella, già interessata da un processo di rigenerazione urbana iniziato otto anni fa, per un investimento di oltre trentacinque milioni di euro. Il lotto interessato dall'intervento si sviluppa all'interno del porto e si estende su una superficie di circa 25 mila metri quadri compresa tra i moli Santa Lucia e Vittorio Veneto (trecento metri lineari), in forma rettangolare lungo la via Crispi. Un progetto firmato dallo Studio Valle 3.0, selezionato attraverso un concorso internazionale per la riqualificazione del waterfront palermitano. Si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana che ha già restituito alla collettività spazi chiave come il molo Trapezoidale. La sfida è duplice, spiega l'Adsp in una nota: rendere il porto passeggeri e merci un'infrastruttura integrata e armonica con il contesto urbano e, al tempo stesso, creare un punto attrattivo e accessibile per residenti e visitatori. Per questo, il progetto propone soluzioni architettoniche di forte impatto visivo e funzionale. L'uso di materiali evocativi – come reti metalliche che richiamano la tradizione marinara – e l'inserimento di verde autoctono contribuiscono a creare uno spazio coerente e identitario.

A svolgere il ruolo di Interfaccia fra terra e mare è una struttura "bifronte", così definita in quanto doppia porta di accesso e luogo di mediazione tra il sistema del porto e la trama urbana. Tre i livelli funzionali: al piano strada, un parco urbano lungo la via Crispi; a sette metri e mezzo metri, una promenade con servizi misti per porto e città; a dodici metri, un sistema di coperture ombreggianti. Il tutto costruisce un nuovo paesaggio urbano sull'acqua, capace di accogliere servizi, mobilità e attività produttive.    

Il progetto mira a migliorare i flussi passeggeri, ridurre i tempi di attesa, ordinare gli spazi, migliorare il decoro urbano e diminuire l'impatto ambientale della congestione stradale. Minore traffico significa anche meno emissioni e maggiore qualità dell'aria.

Il sistema si articola in più edifici con destinazioni d'uso differenti che offrono servizi sia per i cittadini che per i passeggeri in transito "da o verso" la città. Gli elementi principali sono i periscopi, le scale di risalita, il parco urbano, la terrazza sul mare, le passerelle e i box commerciali; le biglietterie, i parcheggi a raso, il varco Amari e la copertura ombreggiante. I sei volumi detti "periscopi" accolgono scale, ascensori e piccole attività commerciali in stile chiosco palermitano. Le scalinate prolungano gli assi viari fino alla promenade sopraelevata. Il parco urbano, al piano stradale, offre percorsi ispirati all'Orto Botanico di Palermo, sedute e aree verdi. La terrazza di 5 mila mq a sette metri e mezzo d'altezza, coperta con brise-soleil, è un punto panoramico sul mare e sulla città, oltre che area commerciale e di transito: da questa piazza si sviluppano, infatti, le passerelle che conducono al Palermo Cruise Terminal, oltre al camminamento che scavalca via Crispi. Il Varco Amari, collocato sotto la terrazza, sarà il principale accesso veicolare all'area portuale. Grande attenzione è riservata alla sostenibilità, evidente nella scelta dei materiali e nella qualità paesaggistica delle aree verdi.

Il progetto separa chiaramente i percorsi, quelli pedonali e carrabili non interferiscono più tra loro. I flussi pedonali avvengono in quota, mentre quelli carrabili, dedicati ai mezzi e ai passeggeri con veicolo, sono gestiti attraverso varchi e aree di pre-accumulo. I mezzi pesanti avranno un accesso esclusivo dal varco S. Lucia.

"Il porto - commenta il presidente dell'Adsp di Palermo, Pasqualino Monti - è il punto nevralgico della relazione tra la città e il mare, non più barriera ma soglia. È un hub di innovazione, un laboratorio dinamico in cui si concretizza la transizione ecologica attraverso pratiche di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. È un'industria a pieno titolo, non una semplice sommatoria di servizi: rappresenta economia reale. Lo abbiamo dimostrato".