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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Occupazione, si tratta sugli emendamenti Cociancich

Il testo verrà modificato. Per il senatore relatore "gli interessi di Confitarma non sono gli unici"


Per ora i due emendamenti alla "legge europea 2015" - quelli firmati dal relatore Roberto Cociancich (foto) e dedicati all'occupazione dei marittimi italiani, criticati da Confitarma e appoggiati da Fedarlinea – non verranno messi da parte ma approfonditi e dibattuti con le parti interessate. È questo l'esito dell'incontro di martedì scorso al ministero dei Trasporti tra sindacati e Confitarma. 

«Gli emendamenti non saranno ritirati ma sarà presentato un nuovo testo per precisare alcuni aspetti tecnici emersi negli ultimi giorni» ha commentato a Ship2Shore, dopo l'incontro, il senatore Cociancich. «Gli interessi di Confitarma, legittimi e meritevoli di attenzione, non sono gli unici. Ci sono organizzazioni armatoriali con interessi diametralmente opposti e, soprattutto, gli interessi del paese da tutelare. Il nuovo testo terrà conto delle diverse istanze, ma, proprio perché la materia è articolata, occorre prendersi il giusto tempo per analizzarla e sviscerarla e arrivare, sicuramente dopo Pasqua, ad una soluzione saggia».

Confitarma ha commentato l'incontro al dicastero come «positivo». Tra gli interventi previsti in questa prima versione degli emendamenti figura la limitazione dei benefici fiscali del Registro internazionale alle sole navi che imbarcano in via esclusiva equipaggi italiani o comunitari.

«Intervenire con gli emendamenti proposti sul Registro internazionale sarebbe un errore imperdonabile. I danni economici ed occupazionali che ne deriverebbero sarebbero una catastrofe per il settore armatoriale». Così Roberta Oliaro, deputata di Scelta Civica ed ex rappresentante degli spedizionieri genovesi in Fedespedi. «Sicuramente - prosegue - è necessario un confronto con gli operatori del settore ed il ministero dei Trasporti. Ma non è attraverso l'approvazione di due emendamenti che si affrontano tali problematiche, in modo così semplicistico e che comprometterebbero un settore economico di rilevanza nazionale. Spero che il governo ci ripensi affrontando in modo consono e serio la materia, evitando quindi di causare attraverso l'approvazione di questi emendamenti la perdita di oltre 13mila posti di lavoro, oltre ad un importante numero di navi».