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05 dicembre 2025, Aggiornato alle 19,29
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Italia capofila del fronte contro l'ETS. Assarmatori: "Posizione importante, servono correttivi immediati"

A Bruxelles proposte avanzate dall'Italia e da Grecia e Malta, su cui si sono espressi favorevolmente anche Portogallo e Croazia


Il Consiglio europeo Trasporti, che si è tenuto ieri a Bruxelles, ha discusso un'informativa presentata dall'Italia e sostenuta anche da Grecia e Malta avente ad oggetto le conseguenze negative dell'ETS applicato al settore marittimo e l'urgenza di sospendere la normativa e includere misure correttive per tutelare i segmenti di traffico più fragili: transhipment, Autostrade del Mare e collegamenti con le isole maggiori. 

"L'informativa italiana — commenta Stefano Messina, presidente di Assarmatori — è completa e coerente con l'impegno che il nostro Paese, insieme ai partner mediterranei, porta avanti da tempo per affrontare le distorsioni create dall'ETS marittimo. Purtroppo, la miopia ideologica di una parte della Commissione, che continua ad affidarsi ad un monitoraggio del mercato parziale e impreciso, sta frenando soluzioni concrete e indispensabili per il settore. La nuova attenzione pro-industria mostrata in questi mesi dalle Istituzioni europee, e ribadita dall'intervento in aula del Commissario ai Trasporti Tzitzikostas, lascia però sperare che la revisione della Direttiva, prevista per il prossimo anno, possa finalmente segnare un cambio di passo anche per il trasporto marittimo".

Con il Green Deal, l'Ue ha adottato una regolazione climatica estremamente rigida e insensibile alle specificità dei segmenti più vulnerabili del sistema marittimo-portuale. L'obiettivo era guidare una presa di coscienza globale in sede Imo, e favorire l'adozione di misure climatiche analoghe su scala mondiale. Il recente rinvio del voto sul Net Zero Framework ha però frenato questo percorso.

"Serve quindi correggere rapidamente le criticità della Direttiva ETS, senza attendere i tempi delle negoziazioni all'interno dell'IMO – prosegue Messina – Le misure regionali europee stanno già agevolando l'aumento di investimenti e traffici verso i terminal di trasbordo nordafricani e determinando tendenze di mercato preoccupati sui servizi delle Autostrade del Mare e sui collegamenti con le isole maggiori. Le proposte avanzate dall'Italia e dai due partner mediterranei, su cui si sono espressi favorevolmente anche Portogallo e Croazia, delineano un piano d'azione chiaro: dalla sospensione dell'applicazione della Direttiva all'esenzione dei segmenti più colpiti. I prossimi mesi saranno decisivi. L'impegno del governo, e in particolare del ministro Salvini, potrà essere determinante nel guidare il fronte mediterraneo durante le prossime negoziazioni".